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Cellino: “Telefonavo come Facchetti: senza malizia. Scudetto dato, non chiesto”

Massimo Cellino difende l’Inter e la reputazione di Giacinto Facchetti. Il presidente del Cagliari, interpellato sulla possibile revoca dello scudetto del 2006, ha risposto in maniera inequivocabile: “Lo scudetto è bello vincerlo in...

Daniele Mari

Massimo Cellino difende l'Inter e la reputazione di Giacinto Facchetti. Il presidente del Cagliari, interpellato sulla possibile revoca dello scudetto del 2006, ha risposto in maniera inequivocabile: "Lo scudetto è bello vincerlo in campo, ma quello del 2006 è stato dato all'Inter dopo ciò che era successo alla Juventus. Ora non va rimesso in discussione per intercettazioni prive di rilevanza. La trascrizione di una telefonata può alterare il senso di una conversazione. Facchetti era un po' un bambinone, in certe cose anche sprovveduto, ma era una persona semplice e leale. Lo scudetto del 2006 più che dato all'Inter è stato tolto alla Juve. Io all'epoca ero reggente in Lega e Moratti mi disse che lo accettava con piacere, ma non era stato lui a chiederlo. Telefonate come quelle di Facchetti, ovvero senza nessuna malizia, le ho fatte anch'io. Magari mi lamentavo per certe designazioni di arbitri per gare importanti per la salvezza. Lo facevo con Bergamo perché lo ritenevo al di sopra di ogni sospetto e perché certo non sapevo che c'erano in giro schede straniere e altre cose. Ora l'importante è iniziare a guardare al futuro, al bene del calcio italiano, non concentrarsi sul passato. Ci vuol buon senso".