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Cessione Icardi? L’Inter non vuole e studia un piano B. Oppure un 2009 bis

Ormai lo sanno anche i muri e cioè il fatto che Mauro Icardi abbia rinnovato con l’Inter, non esclude la possibilità, molto alta, che a giugno ci possa essere comunque la separazione. Nel mercato estivo sarà inevitabile infatti che alla...

Riccardo Fusato

Ormai lo sanno anche i muri e cioè il fatto che Mauro Icardi abbia rinnovato con l'Inter, non esclude la possibilità, molto alta, che a giugno ci possa essere comunque la separazione.

Nel mercato estivo sarà inevitabile infatti che alla porta dell'Inter possa bussare qualche club per il centravanti e la spada di damocle della sanzione Uefa, magari abbinata ad un'esclusione dalle coppe, potrebbe obbligare Thohir a cedere quello che ad oggi è sicuramente l'uomo copertina nerazzurro. Chiaro che ad oggi l'Inter stia facendo di tutto per far passare il segnale che il giocatore sia incedibile ma prima o poi dovrà affrontare la questione sapendo benissimo che non sarà facile sostituire un attaccante da 20 gol a stagione.

Pare ovvio, del resto, che a fronte di un'offerta di 40 milioni si possa ragionare e dunque serve una strategia anche perchè se l'Inter vendesse Icardi solo per soldi, dovrebbe andare a trovare sul mercato il suo sostituto, conscia che gli interlocutori saprebbero della disponibilità economica del ds Ausilio.  Ecco perché in casa nerazzurra si sta facendo largo l'idea di cedere altri giocatori per fare cassa (da Handanovic a Juan Jesus, passando per Nagatomo e Ranocchia) e utilizzare l'eventuale vendita di Icardi per arrivare direttamente al suo sostituto, una soluzione che nel '09-10 fece le fortune di Mourinho: via Ibrahimovic per 48 milioni più Eto'o e l'Inter vinse tutto.