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Che anno per la cantera Inter! Paolillo: “Sogno più giovani in prima squadra”

E’ stato un anno complicato per l’Inter, ma il club di Corso Vittorio Emanuele può consolarsi con le giovani marmotte nerazzurre: tutte le dieci squadre del vivaio hanno chiuso o stanno per chiudere in testa i loro rispettivi...

Eva A. Provenzano

E' stato un anno complicato per l'Inter, ma il club di Corso Vittorio Emanuele può consolarsi con le giovani marmotte nerazzurre: tutte le dieci squadre del vivaio hanno chiuso o stanno per chiudere in testa i loro rispettivi campionati disputati. La Primavera - dopo la vittoria nella Next Generation Series (in panchina c'era Strama) - è riuscita a chiudere al primo posto la regular season in attesa delle finali scudetto. La Juniores è in finale per il titolo e sabato giocherà l'andata contro l'Atalanta. La formazione A degli Allievi potrebbe giocarsi la Final Eight per il titolo. La formazione B Allievi è prima a più dodici sul Milan. I Giovanissimi Nazionali sono a più tre dai rossoneri mentre i Giovanissimi Regionali A sono a più sei sui cugini e hanno pure una gara in meno. I Giovanissimi Regionali B sono a più quattro sull'Atalanta con tre gare ancora da giocare. Esordienti e Pulcini sono riusciti ad ottenere il primo posto nei loro gironi. In 12 derby di campionato nel settore giovanile l'Inter ne ha vinti 10 e pareggiati 2. Ci sono state anche tante vittorie nei tornei disputati, oltre alla Next, i nerazzurrini si sono aggiudicati l'Arco di Trento, il Torneo di San Bonifacio, la fase italiana della Nike Cup (le finali mondiali si giocheranno in Cina a luglio), il torneo Ielasi di Roma e quello di Gallipoli.

L'amministratore delegato Ernesto Paolillo che guarda con attenzione al settore giovanile ha spiegato al Corriere dello Sport: "Siamo molto soddisfatti, non solo per i risultati sul campo, ma anche per il lavoro svolto in questi anni. Tra A e B, sono 41 i giocatori usciti dal vivaio, significa che stiamo operando in maniera corretta affidandoci a professioni preparati e a metodi giusti. Prendiamo i talenti nelle scuole calcio, li appoggiamo ai nostri Centri di formazione e li portiamo a Milano attorno ai 14 anni. Questo lavoro è possibile solo grazie all'attento lavoro dei nostri osservatori e di Pierluigi Casiraghi, uno che andrebbe clonato per capacità e competenza. Sogno di vedere sempre più giovani del nostro vivaio in prima squadra. La nostra Primavera ha giocatori molto interessanti e ci sono i mezzi per farlo".