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Chivu: “La sconfitta col Napoli brucia. Abbiamo rabbia e orgoglio: ripartiamo”

Voglia e grinta di scendere in campo a Cristian Chivu non mancano, tanto che la speranza è che questo possa accadere già a Catania, sabato. Come spiega lui stesso ai microfoni di Sky: “Spero di esserci sabato, lo spero proprio perché ho...

Daniele Mari

Voglia e grinta di scendere in campo a Cristian Chivu non mancano, tanto che la speranza è che questo possa accadere già a Catania, sabato. Come spiega lui stesso ai microfoni di Sky: "Spero di esserci sabato, lo spero proprio perché ho lavorato tanto in questi giorni di sosta. Mancano ancora due giorni e poi vedremo".

Con Cristian in campo, a Catania potrebbe ricomporsi la linea difensiva che ha vinto tutto negli anni scorsi, con Maicon, Lucio, Samuel e per l'appunto Chivu. Ma il romeno spiega che "è ingiusto parlare della difesa intesa solo come linea di 3 o 4 giocatori, perché nel calcio di oggi è una squadra intera che difende, dieci giocatori più il portiere. Quando questo accade, è più facile per tutti. Si deve parlare di fase difensiva, che se fatta bene subisce pochi gol, è così in tutte le squadre del mondo. Noi finora abbiamo subito, troppo, per una squadra che vuole vincere - ammette il giocatore -, una cosa che va rimediata, una cosa cui si lavora ogni giorno. Al di là di quella che è stata la difesa che ha vinto tutto, importante è che chi entra in campo parta con il pensiero di non subire, perché poi questa squadra i gol li sa fare".

Con Chivu si torna poi a parlare della sconfitta contro il Napoli, "da dimenticare in fretta - sottolinea - perché alla fine è una sconfitta e basta, che fa male e brucia: la devi mettere da parte come un incidente di percorso e provare a superarla. Sono passate cinque giornate e noi abbiamo pochi punti, bisogna lasciarci tutto alle spalle e pensare a Catania come se fosse la prima del campionato e ripartire da lì".

La classifica, ovviamente, in questo momento piange, ma il difensore spiega "Noi non guardavamo la classifica neanche da primi. Il punto forte è entrare in campo sempre per vincere. Non abbiamo iniziato come volevamo e dovevamo, ma c'è rabbia ed orgoglio. La rabbia di avere solo 4 punti. Non sappiamo neanche in che posto siamo in classifica, ma sappiamo che abbiamo solo 4 punti su 15 in gioco, troppo pochi per una squadra come l'Inter".