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Cina, Evergrande al collasso: default previsto tra 48 ore. E il governo ha deciso che…

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La crisi di Evergrande, colosso cinese dell'immobiliare a cui Suning ha prestato ben 2,6 miliardi di euro, sembra senza fine

Redazione1908

La crisi di Evergrande, colosso cinese dell'immobiliare a cui Suning ha prestato ben 2,6 miliardi di euro, sembra senza fine. Anzi, ormai il default sembra annunciato. La conferma arriva anche da questo articolo de Il Fatto Quotidiano, che conferma le indiscrezioni ormai continue.

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"Il momento della verità sarà il 23 ottobre quando, al termine di un periodo di grazia di 30 giorni, Evergrande risulterà insolvente rispetto a una cedola da 83,5 milioni di dollari (70 milioni di euro) che doveva corrispondere a fine settembre. Nelle scorse settimane, il conglomerato di Shenzhen, oggi di nuovo a picco al suo rientro in borsa con un calo di oltre il 10%, non aveva onorato altri debiti in scadenza per circa 193 milioni di dollari (163 milioni di euro) e il quartier generale ha annunciato che difficilmente avrà la liquidità necessaria per farlo", scrive il quotidiano.

Il governo ormai prepara il default

"Indiscrezioni riportano che sia stato il governo provinciale del Guangdong – che svolge il ruolo di supervisore nella ristrutturazione di Evergrande – a mettersi di traverso. Pechino ha infatti delegato ai governi locali la gestione delle imprese immobiliari in difficoltà. Le autorità politiche devono fare in modo che la crisi del settore non crei malcontento e destabilizzi la società nel suo insieme. Non è chiaro perché il governo provinciale si sia opposto alla vendita a Hopson Development, ma il sospetto è che l’intenzione politica sia ormai quella di spingere verso un default controllato di Evergrande che serva da monito a tutti gli altri. Basta giochini delle tre carte, insomma, con spostamento del debito di qui e di là. Lo stop alla “bolla garantita” è stato del resto voluto proprio da Pechino, con l’introduzione delle tre linee rosse che limitano l’indebitamento infinito delle immobiliari", conferma Il Fatto.

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