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Differenza di stili: Milan e Inter a confronto

Volendo citare un proverbio, potremmo dire: “La classe non è acqua”. La sfida di ieri a San Siro ne è stata l’esempio lampante. Tanti, forse troppi, episodi di marca rossonera che possono essere tacciati di poca eleganza....

Alessandro De Felice

Volendo citare un proverbio, potremmo dire: "La classe non è acqua". La sfida di ieri a San Siro ne è stata l'esempio lampante. Tanti, forse troppi, episodi di marca rossonera che possono essere tacciati di poca eleganza.DIRIGENZA. L'incredibile vicissitudine circa la vendita dei biglietti, può essere un buon inizio per il confronto di stili. Per la prima volta in un derby, abbiamo assistito ad una tifoseria ospite, trattata come una squadra di terza categoria. Solo 5000 i biglietti messi in vendita per i tifosi dell'Inter, annullando la tradizione che perdura dall'alba dei tempi. Un fatto mai accaduto in passato. Volendo fare un piccolo paragone, sino a qualche anno fa, mentre il Milan relegava gli ospiti al terzo anello (di certo non un posto d'elite), l'Inter ha sempre concesso il primo anello, mossa che talvolta favoriva addirittura la squadra avversaria che poteva contare sull'aiuto del proprio pubblico più di quanto immaginasse.SUGLI SPALTI. Se la coreografia iniziale della Curva Sud, poteva essere accolta anche con un sorriso, visto il gioco di parole fatto col nome del nostro allenatore Leonardo, la stessa cosa non si può dire per i successivi striscioni esposti dalla tifoseria rossonera. Si passa da un "Leonardo come allenatore un c....e, come un uomo un infamone" ad un "Leonardo che aspetti raggiungi presto Prisco e Facchetti". Proprio nella serata in cui il presidente Berlusconi parlava di 'stile Milan', abbiamo assistito a una manifestazione difforme di tanto decantato stile. Strano, visto che lo stesso Leonardo era stato difeso strenuamente dalla curva milanista dopo essere stato licenziato dalla dirigenza. E poi volendo parlare di 'rinnegati', i tifosi milanisti dimenticano che tra le loro fila milita o ha militato gente come Vieri, Ronaldo, Ibrahimovic, Pirlo, Seedorf e tanti altri, che prima di trasferirsi sull'altra sponda del naviglio, hanno indossato la casacca nerazzurra?IN CAMPO. Non abbiamo assistito ad alcunchè di diverso rispetto a quanto fatto sugli spalti. Volendo essere pignoli, ed essendo il Milan una società che il passato lo ricorda bene, Galliani and co. avrebbero dovuto ricordare quanto successo il 23 Dicembre del 2007 quando il Milan, dopo aver vinto il titolo di 'Campione del Mondo per club', giocò il derby e venne accolto da due file schierate di giocatori e entourage interista che tributavano i giusti meriti di quel trionfo con un applauso.Gattuso invece, non ha dimenticato le panchine a cui è stato costretto lo scorso anno da Leonardo, ed ha pensato bene dopo il gol del 2 a 0, di cercare il suo ex allenatore per rivolgergli la seguente frase che noi di fcinter1908.it abbiamo recuperato, ossia: "Sei una m...a". Il buon Leo non ha battuto ciglio, al contrario di Milito e Stankovic che si sono scagliati contro il capitano del Milan. Se pensiamo che da una parte il capitano è Zanetti, e dall'altra si alternano rispettivamente Ambrosini e Gattuso, il gioco è fatto.In questo articolo sono citati solo dati oggettivi, senza voler essere faziosi nè di parte. Le conclusioni però, si traggono da sè.Ultima analisi: Berlusconi afferma che Balotelli non è uno che ha lo 'stile Milan', ma mi chiedo: dopo aver gettato la maglia dell'Inter, dopo la rissa in allenamento con Boateng, le freccette tirate ai giovani del Man City e le due espulsioni rispettivamente in campionato e in Europa League, cosa dovrà ancora fare questo povero ragazzo per meritare la maglia rossonera?