La diatriba tra l'Inter e DigitalBits è nota ormai da tempo: l'azienda di criptovalute, promossa a main sponsor dei nerazzurri a partire da questa stagione, non ha rispettato gli accordi economici presi, creando un buco considerevole nelle entrate del club di viale della Liberazione Uno scenario che, invece, non si verifica in casa Roma, altra società sponsorizzata dal brand fondata da Al Burgio.
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DigitalBits, problemi solo con l’Inter: ecco perchè la Roma viene regolarmente pagata
Calcio & Finanza spiega le differenze tra i due casi: "Il club nerazzurro non ha ancora ricevuto alcun pagamento da parte della società fondata da Al Burgio: al momento infatti nelle casse nerazzurre continuano a mancare 17,6 milioni non pagati da parte di DigitalBits che, dopo aver versato 5,1 milioni per la stagione 2021/22, non ha versato 1,6 milioni come bonus per la passata annata e i primi due pagamenti nella nuova stagione per 16 milioni. Mancati versamenti che hanno portato alla decisione di oscurare DigitalBits dai led a bordocampo, dai contenuti digital e sul sito oltre che sulle maglie della squadra femminile e della squadra Primavera".
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"In tanti negli ultimi mesi si sono chiesti quali siano le differenze tra la Roma e l'Inter, ovverosia perché i giallorossi finora non hanno avuto problemi al contrario dei nerazzurri.
Una delle risposte risiederebbe innanzitutto nelle cifre: il club giallorosso ha firmato un accordo da 35 milioni complessivi nel triennio dal 2021/22 al 2023/24, mentre l'Inter come main sponsor ha un contratto da 80 milioni per le stagioni dal 2022/23 al 2024/25. Pertanto l'impegno con il club milanese è molto più pesante da sostenere anche alla luce delle difficoltà dell'intero settore delle criptovalute negli ultimi mesi.
Non solo, però. Come appreso da Calcio e Finanza, infatti, un'altra grande differenza nei due casi è legata alle tempistiche di pagamento. Il contratto tra la Roma e DigitalBits prevede infatti un importo a salire con un ultimo gradino particolarmente alto legato alla stagione 2023/24: si è partiti infatti con circa 6 milioni complessivi nella prima stagione, mentre l'ultimo anno di contratto prevederà valori nettamente più alti rispetto alla precedenti due. Anche l'accordo tra l'Inter e il brand cripto è a salire, ma con differenze inferiori: si parla infatti di tre anni di contratto rispettivamente da 23, 27 e 30 milioni di euro".
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