Ondrej Duda, intervistato dal quotidiano polacco "The Polska Times", ha nuovamente raccontato come è fallito il suo trasferimento all'Inter: "Era il trasferimento della vita per me ma non è andato in porto. Devo ammettere che è stata dura per un certo periodo, non riuscivo a metabolizzare la cosa. I club avevano raggiunto un accordo, avevo già imballato la valigia, avevo il biglietto aereo per Milano ma c'è stato il problema del Fpf. L'Inter ha delle restrizioni e doveva controllare attentamente le spese. L'importo non era un problema ma l'Inter voleva pagare a rate per eludere le nrome. I dirigenti del Legia non erano d'accordo. Io mi sentivo già dell'Inter. Ma il giorno dopo l'Inter si è ritirata per paura di altre sanzioni. Io avevo già concordato il mio contratto, avrei dovuto firmare per 3 o 4 anni, il Legia era deciso a vendermi e ho pensato che per me fosse giunto il momento del passo successivo per crescere. Ho dovuto digerire la cosa, non sono occasioni che capitano tutti i giorni. C'erano degli interessamenti dall'Inghilterra, che è ancora il mio sogno, ma con mio padre all'inizio avevamo deciso di concentrarci su un'unica direzione".
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Duda: “Ero dell’Inter, volo prenotato, valigia fatta. Saltato per il Fpf, volevano…”
Ondrej Duda, intervistato dal quotidiano polacco “The Polska Times”, ha nuovamente raccontato come è fallito il suo trasferimento all’Inter: “Era il trasferimento della vita per me ma non è andato in porto. Devo ammettere...
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