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E’ nata una nuova Inter grazie a 2 innesti. Ma Mancini ‘spariglia’ e Perisic…

La domanda è una sola: ma questa Inter è veramente da scudetto? Il tempo sicuramente darà delle risposte, ma questa partenza dei nerazzurri con tre vittorie fa davvero pensare. Secondo la Gazzetta dello Sport, il derby è stato utile per capire...

Riccardo Fusato

La domanda è una sola: ma questa Inter è veramente da scudetto? Il tempo sicuramente darà delle risposte, ma questa partenza dei nerazzurri con tre vittorie fa davvero pensare.Secondo la Gazzetta dello Sport, il derby è stato utile per capire una cosa: l’Inter ante-Melo e Perisic, vista contro Atalanta e Carpi, non era da scudetto.

Quest’Inter, con Melo e Perisic, può puntare al titolo, anche se la Roma resta superiore, se non altro perché è reduce da due secondi posti di fila e ha un impianto più collaudato. No, la Juve non l’abbiamo dimenticata. La Juve, a meno otto dalla cima, ma con 35 partite da giocare, rimane la Juve.Chiaro che ora in casa nerazzurro ci siano più certezze; sino a ieri Kovacic aveva le doti e difettava di personalità, Medel interpreta il ruolo di regista come guardianaggio, Brozovic è un’altra cosa. Gnoukouri promette bene, ma resta un ragazzo. Melo ha fatto subito valere il peso dei suoi 32 anni, della sua cattiveria e della sua visione geometrica semplice, però efficace. C’è da chiedersi che cosa accadrà quando Miranda ritornerà al centro della difesa.

L’altro acquisto cambia-Inter, Ivan Perisic, non ha avuto lo stesso impatto di Melo. Il croato è considerato un attaccante polivalente. Nel derby Mancini l’ha impiegato come trequartista e ha ricevuto in cambio una prestazione ordinata, senza acuti. Il miglior Perisic lo ricordiamo in fascia sinistra, ragion per cui c’è da domandarsi perché Mancini non opti per il 4-3-3 o 4-3-2-1, con tridente Jovetic, Icardi, Perisic. Il centrocampo muscolare potrebbe sostenere un attacco così strutturato. Curioso il rapporto del Mancio con le fasce. In passato a volte ha allargato Kovacic e Hernanes, esterni contronatura, e domenica ha accentrato Perisic, esterno naturale. Al «Mancio» piace sparigliare le convenzioni.