Dopo la campagna acquisti di questa sessione estiva di mercato, l’Inter di Mancini attira molto l’attenzione dei media. E’ un’Inter da titolo oppure no? La Gazzetta dello Sport lo ha chiesto ad alcuni personaggi noti del mondo del calcio: Luciano Spalletti, Gigi Simoni, Corrado Orrico, Marco Tardelli, Giovanni Galli, Alberto Zaccheroni, Renzo Ulivieri e Paolo Rossi.
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E’ un’Inter da titolo? Da Mancio a Kondo, da Icardi a JoJo: il parere di 8 esperti
Dopo la campagna acquisti di questa sessione estiva di mercato, l’Inter di Mancini attira molto l’attenzione dei media. E’ un’Inter da titolo oppure no? La Gazzetta dello Sport lo ha chiesto ad alcuni personaggi noti del mondo del calcio:...
SPALLETTI – “L’Inter, dopo la campagna acquisti che ha condotto, deve accettare la sfida scudetto. Favoriti? No. La Roma è forte. Molto forte. Ha un centrocampo di valore mondiale e ha piazzato colpi importanti in attacco. E non date per morta la Juve. Sarebbe un errore clamoroso. Il gruppo storico aiuterà i nuovi arrivati a capire in fretta cosa vuol dire giocare con la maglia bianconera. E fuori dallo spogliatoio c’è una società che è un grande valore aggiunto. Ma l’Inter non può nascondersi. Mancini ha utilizzato i sei mesi dello scorso campionato per iniziare il suo lavoro di selezione, ha fatto delle prove. Un bel vantaggio. Non tutto era da buttare. Icardi ha vinto la classifica cannonieri ed è un bomber vero. Un perfetto punto di partenza. E accanto Mancini gli ha messo un vero top-player, Jovetic. Il montenegrino ha qualità, forza fisica, la personalità giusta per una grande squadra. Partendo da questa coppia l’Inter non si può tirare indietro e deve pensare allo scudetto. Dite che avrà il vantaggio di non fare le Coppe? Non credo sia un punto a favore. Anzi, con rose così importanti l’Europa aiuta un allenatore”.
SIMONI – “Al centro dell’attacco c’è un signore da venti gol garantiti. Icardi è l’uomo chiave per lanciare la sfida a Roma e Juve. E ha fatto bene Mancini ad acquistare gente come Perisic, Ljajic e Jovetic. Giocatori di valore internazionale che possono funzionare perfettamente insieme a Icardi. Il tecnico nerazzurro è chiamato a una sfida complicata. Mi ricorda il primo anno di Conte alla Juve. Pure lui partì quasi da zero e riuscì a trasmettere al gruppo un’idea comune. Vincente”.
ORRICO – “La squadra è stata costruita in maniera intelligente: talento in dosi industriali davanti, fisicità con Felipe Melo e Kondogbia in mezzo al campo. Una miscela semplice. Mi aspetto un ulteriore salto di qualità di Icardi e sono curioso di vede se Mancini riuscirà a trasformare tante belle figurine in un pensiero calcistico vincente”
TARDELLI – “Jo-Jo è l’unico vero campione acquistato dall’Inter. E lo ha dimostrato regalando in avvio di campionato due successi ai nerazzurri. Le vittorie fanno crescere. Ma ancora l’Inter non è al livello di Roma e Juve”.
GALLI – “Per il momento vive dei colpi dei suoi talenti. Ma questo non basta per vincere uno scudetto. Il vero salto di qualità può arrivare dall’esplosione di Kondogbia. Impazzisco per questo giocatore che ha molti aspetti in comune con Pogba. Mancini lo sta impostando davanti alla difesa. Scelta saggia. Ma stiamo parlando di un ragazzo di vent’anni. L’arrivo di Melo può aiutarlo a maturare più velocemente. Se Kondogbia decolla l’Inter diventerà al cento per cento da scudetto”.
ZACCHERONI – “Niente coppe? Di sicuro è un vantaggio. Ti aiuta dal punto di vista tattico e nell’avere magari meno infortuni. Secondo me, devo tutto cominciare da Icardi. Mancini gli deve cucire addosso un vestito vincente, in questo senso Jovetic è tanta roba”.
ULIVIERI – “L’Inter può vincere perché quest’anno non ci sono squadra ammazza-campionato e perché Mancini la possibilità di costruire la squadra pezzo per pezzo”.
ROSSI – “È un po’ presto per parlare di Inter da scudetto. Tenetemi questa domanda per la decima giornata. Sicuramente ha cambiato faccia alla squadra. Jovetic ti può dare tanti punti in più. E lo ha già dimostrato. La Roma e la Juve erano stano in pole position”.
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