La nazionale di Giampiero Ventura, che questa sera esordirà nel girone per le qualificazioni a Russia 2018, ha scoperto di avere un giocatore imprescindibile:Eder. L'attaccante dell'Inter è il classico giocatore che piace a al ct azzurro. Il lavoro di squadra che Ventura chiede alle sue punte, tanto più alla sua seconda punta calza a pennello per l'ex Sampdoria. Nel 3-5-2 di oggi Eder è l’attaccante che sa stare vicino all’altro come e quanto vuole l’allenatore, ma senza pestargli i piedi (basta rivedere l’azione dell’1-1 contro la Francia). Che sa accompagnare il resto della squadra in area, ma anche andare a ingolfare le idee di gioco altrui sul nascere. Nel possibile 4-2-4 di domani chissà, ma la duttilità dell’interista sembra abbastanza per non suscitare a priori l’idea di controindicazioni. Il paradosso? La partita di stasera è un po’ la chiusura di quello strano cerchio che è stata l’estate di Eder. E poteva essere stranissima, se avesse accettato il corteggiamento anche economico e tutt’altro che nascosto dei club cinesi, fra i quali il Jiangsu del suo nuovo proprietario. Ci saremmo ritrovati a guardare un quadro immaginifico: non solo Pellè a migliaia di chilometri di distanza, entrambi gli attaccanti della teorica coppia azzurra titolare lontanissimi, e «dispersi» in un calcio molto più difficile da valutare. Per Eder è stata niente più che una tentazione da scacciare. Se l’ha sfiorato, il dubbio se n’è andato in fretta ma senza portarsene via altri, gli stessi che ormai da un po’ incarnano il suo imprevedibile paradosso: punto fermo in Nazionale, punto interrogativo nell’Inter.
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Eder: da precario nell’Inter a punto fermo per la Nazionale. Ventura…
La nazionale di Giampiero Ventura, che questa sera esordirà nel girone per le qualificazioni a Russia 2018, ha scoperto di avere un giocatore imprescindibile:Eder
(Gazzetta dello Sport)
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