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Esposito: “Conte tra i primi tre al mondo. Psg? Ho sempre e solo voluto vestire la maglia dell’Inter”

Il giovane attaccante dell'Inter racconta i suoi desideri per la prossima stagione in nerazzurro

Andrea Della Sala

La pre season dell'Inter ha messo in luce un giovanissimo attaccante, Sebastiano Esposito. L'attaccante classe 2002 sta facendo vedere tutte le sue qualità; intervistato da La Gazzetta dello Sport ha parlato dei suoi obiettivi per la prossima stagione:

Ora non dica che la prestazione con il Tottenham l’ha lasciata indifferente...

«È chiaro, sono abbastanza contento della partita. La prestazione è stata positiva, poi siamo riusciti anche a vincere ai rigori. È vero, era solo un’amichevole, ma è importante acquisire la mentalità vincente anche in queste partite».

Com’è stato questo primo mese vissuto interamente in prima squadra?

«Innanzitutto è giusto ricordare che mi sento un giocatore della Primavera, lì tornerò a giocare. Detto questo, è una bella esperienza allenarmi con così tanti grandi campioni, da loro posso imparare tanto. Cerco sempre di dare il massimo e di ascoltare i consigli dell’allenatore».

Che allenatore è Conte? Che impressione le ha fatto?

«È un grande tecnico, uno dei primi tre al mondo. Di lui mi hanno colpito il carisma e la grande personalità».

Le va di raccontare l’assist per Sensi? Com’è nata quella giocata?

«A noi attaccanti Conte chiede questo, chiede determinati passaggi e determinati movimenti. Li proviamo in allenamento e poi tentiamo di metterli in pratica in partita. Sono contento che l’assist mi sia venuto così, Sensi si è liberato bene e io gli ho dato la palla nella maniera giusta».

A marzo lei ha esordito in Europa League... che stagione è stata la scorsa?

«È stata una bella annata, mi sono tolte parecchie soddisfazioni anche a livello giovanile. Ma spero di fare sempre meglio, è il mio obiettivo. E per farlo devo continuare a lavorare duro giorno dopo giorno».

Lei ha firmato il rinnovo fino al 2022 con l’Inter, nonostante l’interesse di alcuni grandi club, tra cui il Psg. Perché ha voluto restare in nerazzurro?

«Semplice: ho sempre voluto questa maglia, fin dall’inizio della mia carriera. Il mio desiderio era restare».

La sua è una famiglia di calciatori: il nonno ha giocato tra i dilettanti, il padre nelle giovanili del Napoli, suo fratello maggiore nel Chievo, suo fratello minore nell’Inter...

«E poi c’è pure mio zio materno: anche lui ha giocato nelle giovanili nel Napoli. Ma non c’è un segreto, evidentemente nella famiglia Esposito si cresce a pane e pallone. Abbiamo il calcio nel dna, tutti siamo cresciuti con la voglia di diventare calciatori professionisti».

Cosa ruberebbe a suo fratello maggiore?

«La tecnica».

E al più giovane?

«Il colpo di testa».

Come se la immagina, la prossima stagione?

«Innanzitutto avrei ancora l’età per giocare nell’Under 18 e quindi mi vedo sia nell’Under 18 che nell’Under 19. Poi è chiaro: spero di continuare ad allenarmi con la prima squadra, è la maniera migliore per crescere. Sarà di sicuro una stagione stimolante: mi farò trovare pronto».

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