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Evergrande, debito pari al Pil della Finlandia. Zhang l’ha salvata 2 volte e ha…

Evergrande, debito pari al Pil della Finlandia. Zhang l’ha salvata 2 volte e ha…

Moody's ha tagliato oggi il rating del colosso cinese Evergrande, portandolo da Caa1 a Ca, quindi a soli due passi dal default

Redazione1908

Moody's ha tagliato oggi il rating del colosso cinese Evergrande, il secondo maggiore gruppo immobiliare del Paese, portandolo da Caa1 a Ca, quindi a soli due passi dal default. Il titolo non a caso ha perso l'8,5% all'Hang Seng a 3,54 dollari di Hong Kong, toccando i minimi del 2015, era a 14,14 dollari a gennaio. Lo scrive oggi Milano Finanza.

L'agenzia di rating americana ha poi confermato l'outlook negativo sul gruppo, citando problemi di liquidità e rischi di insolvenza dato il colossale debito sul mercato, 104 miliardi di dollari di bond (302 miliardi di dollari il debito complessivo, pari al Pil della Finlandia, calcola Reuters) parte del quale in scadenza già il prossimo anno.

La forte difficoltà in cui versa il gruppo immobiliare dipende molto dalle regole più severe sulla leva finanziaria e da un giro di vite regolamentare sul mercato immobiliare voluto da Pechino. E non a caso il finanziere (e storico speculatore) George Soros ha messo in guardia Blockrock, il colosso del risparmio gestito americano, dall'esporsi troppo con investimenti in Cina.

 Getty Images

Il ruolo di Suning

Sulla crisi di Evergrande presta grande attenzione anche Zhang Jindong, che attraverso Suning Holdings Group controlla l’Inter. Nel 2017 Zhang aveva anticipato ad Evergrande 20 miliardi di yuan (2,6 miliardi di euro), sottoscrivendo azioni di classe A di Evergrande Real Estate (Hengda Real Estate) destinate alla quotazione in borsa, con la promessa di forti dividendi.

Grazie al supporto di Suning e di altri gruppi privati cinesi, Evergrande aveva raccolto 130 miliardi di yuan (16,65 miliardi di euro). Nell’autunno dell’anno scorso, dopo l’ennesimo rinvio del progetto di quotazione, alcuni investitori hanno dato il loro assenso a non esercitare opzioni di riscatto delle quote versate, evitando la crisi di liquidità di Evergrande.

Tra questi anche lo stesso Zhang Jindong, che ha accettato di rivedere l’accordo con il patron di Evergrande, Xu Jiayin. Zhang ha rinunciato a chiedere il rimborso dei 20 miliardi di yuan, mantenendo così la partecipazione immobilizzata in Evergrande Real Estate (da cui le pressioni sul debito di Suning che hanno portato alla crisi del gruppo dei mesi scorsi).

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