Facchetti JR oltre la macchina del fango. Sulla stella…

Lo ha ricordato, ancora una volta, presso la Libreria all'Arco di Reggio Emilia nell'ambito di un incontro fortemente voluto dall'Inter Club della stessa cittadina. Gianfelice Facchetti parla di suo padre Giacinto e davanti ad un pubblico numerosissimo sfoglia le pagine piene e zeppe di ricordi e di quei valori così cari al CIPE. Valori e ricordi che vanno oltre anche alle offese più grandi, quelle di un post Calciopoli offensivo e fuori luogo. Ecco le dichiarazioni di Gianfelice:

"Sono state presentate a un lustro dalla morte di papà atti di accusa falsi! – ha affermato -. Questa è inciviltà giuridica poiché papà non c’è più. Non c’è stata tutela da parte del sistema giudiziario e calcistico. La mia famiglia si è sentita indifesa come di fronte ai cori “beceri” di curve avversarie dell’Inter. Non si possono zittire migliaia di persone, ma noi ci attestiamo nella nostra memoria di papà che nessuno può intaccare. Comunque, le sentenze sportive hanno parlato chiaro riguardo gli autori di questo fango”. Chiaro il riferimento agli ex dirigenti della Juve ora “Campione d’Italia” che vuole la terza stella sulla maglia: "Autorizzare la terza stella sulla divisa bianconera – ha risposto - è una decisione che non mi compete. Ma tutto ciò distoglie dal fatto che la Juventus ha vinto meritatamente il campionato. Rimpianti per la vittoria dell’Inter nel derby che le ha consegnato lo scudetto? No. E’ stato un successo bellissimo che farà storia perché ha tolto il titolo ai cugini”.

C'è qualcosa che va oltre le menzogne e le offese. Questa cosa si chiama memoria. E per noi dell' Inter ha avuto e avrà sempre la faccia del CIPE.