Il dg dell'Inter, Marco Fassone, è stato intervistato ieri da Tuttosport. Tanti gli argomenti affrontati dal dirigente nerazzurro, dal mercato ai progetti: Fassone, anche lei, come Mancini, non ha paura di nominare la parola scudetto? «L’Inter deve stare al top e certamente giocare in Champions deve essere un obiettivo primario per il club. Per lo scudetto poi si vedrà. Certo è che qui c’è un bel gruppo e spero che sia viatico per una stagione molto migliore delle ultime». A che punto è lo stato dei lavori? «Lavoriamo per completare la squadra dove non siamo coperti. Basta vedere i numeri, l’attacco è deficitario dal punto di vista numerico. In difesa e centrocampo siamo soddisfatti e anzi qualche giocatore ci dovrà lasciare. Chi arriva all’Inter ha il piacere di rimanere qui, prima di lasciarla ci vuole pensare bene. Quest’anno c’è la lista dei 25, più di 4 terzini, 4 difensori centrali e 6 centrocampisti non possiamo metterli. Qualcuno dovrà andare via piuttosto che restare fuori dalla lista». Tra gli obiettivi indicati dal tecnico, il primo è Salah però la Fiorentina ha fatto della questione una Guerra Santa per evitare che l’egiziano vada all’Inter. Come si pone sulla vicenda? «Gli attacchi arrivati da Firenze sono stati eccessivi e ingiustificati: l’Inter è alla finestra per capire la situazione perché, al momento, mi sembra che non si capisca bene a chi appartenga il cartellino di Salah. Dovesse liberarsi, l’egiziano potrebbe fare al caso nostro». Anche l’Inter ha i suoi bei problemi con Shaqiri... «Non è facile per nessuno lasciare l’Inter e lo sappiamo per esperienza che i giocatori si affezionano a Milano. Però bisogna anche comprendere che le nuove regole imposte dalla Federcalcio hanno cambiato la situazione e imposto che venga redatta una lista di 25 giocatori per il campionato, quindi c’è il rischio concreto di restare fuori per chi viene messo sul mercato». Quando ci sarà la prima scrematura per dare un segnale ai naviganti? «Noi abbiamo già parlato sia con i giocatori in questione sia con i loro procuratori. E’ chiaro che chi è all’Inter voglia giocarsi fino in fondo le proprie opportunità però, conti alla mano, noi abbiamo soltanto 17 posti liberi e oggi, anche in previsione di chi arriverà, di giocatori in esubero ce ne sono molti. Il momento di fare delle scelte arriverà alla partenza della tournée in Cina: lì Mancini punterà su un gruppo di giocatori con cui iniziare a lavorare in ottica campionato». Intanto vi godete la vittoria nel derby per Kondogbia... «Più che altro siamo orgogliosi perché un giocatore di quelle caratteristiche ha accettato il nostro progetto e uno stipendio un po’ più basso rispetto a quello che gli era stato proposto». Il sì di Fondazione Fiera allo stadio del Milan è pure una vittoria per l’Inter? «Sappiamo benissimo che questo per il Milan è un primissimo passo e che con il Milan stiamo lavorando a un progetto comune che coinvolga a 360° la città. Noi vogliamo investire in San Siro e farlo nostro. Mi auguro che tutte le componenti in ci aiutino rendendo Milano come le altre città europee con due stadi di proprietà per due squadre di questo blasone». Quanto perde la Juventus senza Pirlo e Tevez? «Lo vedremo nel corso della stagione, però la Juventus mi sembra abbia operato bene sul mercato». Il presidente della Federcalcio Tavecchio si è mostrato sorpreso per le spese fatte sul mercato dalle milanesi. Cosa risponde? «E’ giusto che Tavecchio si ponga delle domande, le risposte si avranno al 31 di agosto. Gli impegni, prima ancora che con il fair play italiano, sono quelli presi con la Uefa e noi faremo il possibile per rispettarli». Direttore, scusi la crudezza: per questa Inter, non andare in Champions sarebbe un fallimento? «Quello si potrà dire soltanto a giochi fatti in base a quanto ci sarà capitato durante l’anno. Certo è che noi dobbiamo andarci in Champions e stiamo facendo il possibile per allestire una rosa adeguata per centrare l’obiettivo».
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Fassone: “Se Salah si libera, fa al caso nostro. Kondo, ingaggio più basso di…”
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