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Fassone: “Tanto mercato, Touré ha ciò che ci manca. Mancio calamita e Icardi…”

Intervistato da Tuttosport, il direttore generale dell’Inter, Marco Fassone, ha parlato dell’Inter di oggi e di quella che nascerà con al centro del progetto, Roberto Mancini. Ecco le sue parole: “A che punto è l’Inter?...

Riccardo Fusato

Intervistato da Tuttosport, il direttore generale dell'Inter, Marco Fassone, ha parlato dell'Inter di oggi e di quella che nascerà con al centro del progetto, Roberto Mancini. Ecco le sue parole:

"A che punto è l'Inter? Siamo a metà del fiume, abbiamo superato la cessione del club da parte di Moratti a Thohir e finito lo storico ciclo 2006-2011. Siamo ripartiti, ma c'è tanta strada da fare.

Per ricostruire ci vogliono 5 anni? La Juve dopo Calciopoli ha vinto nel 2012. Noi abbiamo vinto l'ultimo scudetto nel 2010 e non non so se saremo già pronti per il 2016. Con l'arrivo di Mancini siamo però entrati nell'ultima fase della ricostruzione e la prossima stagione, con una squadra sempre più sua, potremo competere con le prime.

Ci sarà molto movimento sul mercato? Penso di sì. Sarà un mercato basato sull’autofinanziamento: Ausilio avrà un'estate impegnativa.

Arrivare a Tourè è una mission impossible? Chi non sogna di avere nella sua squadra un giocatore come lui? Touré darebbe al nostro club quel qualcosa che oggi manca, però l'ingaggio e la valutazione del City non sono ostacoli da nulla.

E Mancini potrebbe essere decisivo in merito? Sì, indubbiamente. Già a gennaio alcuni giocatori molto importanti hanno preso in considerazione il nostro progetto solo per la presenza di Mancini, senza parlare di denaro: Roberto è una calamita per i top player, ama partecipare alle nostre riunioni e ha una conoscenza enciclopedica sui giocatori. Mancini è il centro del nostro motore.

Se può essere il Conte della Juve? Conte ha vinto subito diventando un'icona. Mi auguro che Roberto possa riuscire nella stessa impresa in tempi brevi. Lui è stato chiaro quando è arrivato: non vuole essere un traghettatore, ma vuole vincere il prima possibile, riportando l'Inter in Champions.

Cosa non ha funzionato con Mazzarri? Penso che le componenti ambientali abbiano pesato sul suo equilibrio, hanno limitato il suo potenziale. Nelle ultime partite non era più il solito Mazzarri, non usciva più dalla panchina a sbraitare. Lì ho capito che stava soffrendo e bisognava intervenire.

All’Inter conviene più vendere Icardi o Kovacic? Vogliamo che restino e prima di prendere in considerazione un'offerta, la valuteremo con accuratezza. Intanto al rinnovo di Icardi manca molto poco. Se vogliamo acquistare almeno tre giocatori per comporre una spina dorsale importante, bisognerà trovare i soldi anche attraverso delle cessioni. Non bisogna però solo pensare a un sacrificio importante, abbiamo molti giocatori in giro che possono rappresentare una risorsa economica notevole.

Handanovic? E' una questione da risolvere con urgenza. Nei prossimi giorni torneremo a parlare col suo agente, ma dobbiamo capire cosa vuole fare Samir: noi non possiamo però rimanere la prossima stagione con il portiere titolare con il contratto in scadenza.

Darmian? Il Torino però è una boutique fra le più care in Italia. Darmian ci piace, ma siamo fermi a questo, sicuramente dovremo trovarci per parlare di Benassi..."