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GDS – La svolta di Agnelli e Zhang: tra Juve e Inter un nuovo clima. Ma all’orizzonte…

I numeri 1 più giovani della A si sentono spesso e hanno posizioni simili specie all’estero: Andrea ora è al top, Steven inizia il percorso

Gianni Pampinella

Per Steven Zhang Juventus-Inter di ieri sera è stata la sua prima partita allo Stadium da presidente nerazzurro. Insieme ad Andrea Agnelli sono i presidenti più giovani della Serie A. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, tra i due il rapporto è cordiale e condividono alcuni obiettivi di politica interna ed estera. "Calciopoli non è tema di discussione – l’arrivo di una nuova proprietà ha aiutato – e i due club hanno dimenticato gli antichi veleni e scelto posizioni piuttosto vicine. Curiosamente, soprattutto in campo internazionale. L’Inter ha sostenuto l’elezione di Agnelli a presidente dell’Eca, comunque non in discussione, e Agnelli è stato tra i più favorevoli alla nomina di Zhang jr nel Club Competition Committee, il comitato che si occupa delle competizioni europee. Juventus e Inter sono state unite sulla riforma della Champions e sulle modifiche alla struttura delle coppe, con l’introduzione della terza competizione e il progetto Superchampions".

SERIE A - "In Italia logicamente è più semplice avere visioni diverse ma Agnelli in autunno ha addirittura proposto Massimo Moratti, con cui ha familiarità da quando era bambino, come nuovo presidente federale. Juve e Inter in Lega siedono vicine per tradizione e, in termini generali, fanno parte del fronte anti-Lotito. Hanno condiviso la posizione favorevole alla nomina di un commissario e la volontà di rinnovamento che ha portato al nuovo statuto. In campo più strettamente calcistico, si sono spese per le seconde squadre: la Juve, la più attiva, è partita subito; l’Inter ha temporeggiato come gli altri grandi club. Qualche volta, ovviamente, l’accordo non è totale oppure manca, come logico tra club che seguono una propria strada, i propri interessi. L’Inter ad esempio non ha condiviso la battaglia della Juve per la libera sponsorizzazione dei «tappetini», gli spazi pubblicitari ai lati della porta, e nemmeno la volontà di puntare con decisione su Mammì come prossimo a.d. della Lega. Tensione, in ogni caso, poca. Juve-Inter è stata serena ma all’orizzonte c’è una variabile da interpretare: il nuovo ruolo di Beppe Marotta".

(Gazzetta dello Sport)

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