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Giulini: “Barella? Dall’Inter mi ringrazieranno. Nainggolan voleva convincere Conte, poi…”

Il presidente del Cagliari ha parlato dei due centrocampisti coinvolti nelle trattative estive con l'Inter

Andrea Della Sala

Il Cagliari sta facendo un campionato fantastico. La campagna acquisti estiva sta dando i frutti sperati, la squadra gira e i giocatori rendono al meglio. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il presidente Giulini ha parlato dell'addio di Barella, ma anche dell'arrivo di Nainggolan.

Barella?

«Per me è stato come il mio quinto figlio in questi anni (sul divano c’è la maglia numero 18 di Nicolò con la dedica «Al mio presidente dal suo unico 18», ndr) mi è spiaciuto talmente tanto venderlo che mi è scattata la molla: senza di lui voglio costruire un centrocampo ancora più forte. E sono arrivati Rog, Nandez, Nainggolan. Per dare un bel gioco a una squadra servono un grande tecnico e un grande centrocampo. Oggi posso dire di averli entrambi».

Beh grazie a Barella anche per i 45 milioni del cartellino che le hanno permesso di allestire questo Cagliari.

«Anche certo. Lo ringrazio per quel che ha fatto per noi, e lo stesso dovrebbero fare tutti i tifosi del Cagliari. E cominciano a ringraziarmi anche quelli dell’Inter che prima incontrandomi si rammaricavano di averlo pagato troppo. Poi, sa, c’è un precedente fortunato: l’anno dello scudetto il Cagliari vendette Boninsegna all’Inter e prese Domenghini, Gori e Poli. Però ora non scriva che sogno lo scudetto eh...».

Si figuri, lei sbianca anche se parlo di zona Champions nonostante sia terzo... Però esaminiamolo questo super centrocampo, partendo dal figliol prodigo, Nainggolan.

«L’ho chiamato a luglio, gli ho detto che volevo fare una squadra forte e se era disposto ad aiutarmi. Mi ha risposto: pres, mi dia un mese per provare a convincere Conte, se non ci riesco l’1 agosto sono da lei. Ha firmato il 4, è stato di parola...».

Cosa sta dando Radja a questo Cagliari?

«Una enorme iniezione di qualità tecnica e di personalità a tutto il collettivo. Pur in ruoli diversi, lui ha una leadership e un impatto sulla squadra come lo aveva Gigi Riva nel suo Cagliari».

Wow, che paragone...

«Radja è un uomo simbolo, anche se so che Riva è inimitabile. A proposito: per il centenario e la festa dello scudetto lo rivogliamo con noi».

Da Radja a Nandez.

«È stato l'acquisto più faticoso da concludere. La trattativa col Boca è stata lunga. Ma Nandez diventerà un top player. È destinato alla Premier, è perfetto per quel campionato, ma prima deve crescere con noi».

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