Hernanes ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, per parlare di se stesso e dell’Inter: “Cosa provavo quando dicevano che non valevo 20 milioni? Ero infastidito. Non ho mai fallito in vita mia. Quando lasciai Recife volevo diventare un calciatore. E non ho mai accettato l’idea del fallimento. L’ho dimostrato. Anche all’Inter? Si, Infatti non ho alcuna intenzione di andarmene fino a quando non avrò una mia foto appesa qui alla Pinetina mentre sollevo un trofeo. Se invece non mi vorranno più qui è un altro discorso. Se arrivasse un’altra grande squadra? Non riesco a rispondere, è tutto troppo vago. Non riesco a immaginarlo. Quando ho svoltato quest’anno? Quando, grazie al mental coach Sandro Corapi, ho capito che bisogna pensare meno e agire più d’istinto. Prima puntavo molto sulla tecnica. La mia evoluzione è stata lenta, ma pian piano arrivo sempre. Determinante è stato anche il miglioramento fisico? Non mi riconoscevo nel mio corpo. Sembrava che fossi un oggetto da portare avanti, un trolley. Ho imparato gli esercizi giusti e nella gara d’andata al Meazza contro il Napoli ho capito che stavo venendo fuori. Peccato per l’immediato infortunio. Ho comunque ritrovato l’equilibrio giusto conoscendo me stesso”
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Hernanes: “Ora sto bene e adesso voglio un trofeo con l’Inter. Il gol con il Napoli…”
Hernanes ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, per parlare di se stesso e dell’Inter: “Cosa provavo quando dicevano che non valevo 20 milioni? Ero infastidito. Non ho mai fallito in vita mia. Quando lasciai Recife...
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