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Il capitano: “Ragazzi non perdetevi in strade inutili. Continuerò a giocare fino a che…”

È lui l’uomo copertina di ‘For Men Magazine’ del mese di marzo: Javier Zanetti. Il capitano delle mille battaglie nerazzurre, con il noto mensile ha parlato di sé, di come fa a mantenersi in forma, di come vive la sua vita nerazzurra. Come...

Eva A. Provenzano

È lui l’uomo copertina di For Men Magazinedel mese di marzo: Javier Zanetti. Il capitano delle mille battaglie nerazzurre, con il noto mensile ha parlato di sé, di come fa a mantenersi in forma, di come vive la sua vita nerazzurra.

Come fai ad essere sempre competitivo?"Con l’entusiasmo! Da quando sono arrivato nel 1995, avevo ventidue anni, la famiglia Moratti e i tifosi mi hanno fatto sentire parte di qualcosa di importante. Un affetto che ho sentito soprattutto nei momenti difficili, quando non arrivavano i risultati".

Ma non si può spiegare solo con l’entusiasmo un giocatore che gioca come te a 38 anni. Qual è il tuo segreto?"Non c’è nessun trucco. Intanto devo ringraziare mamma e papà per il fisico che mi hanno dato, ma è il lavoro che fa tutto il resto, il lavoro paga sempre. Non sono più un ragazzino e devo curarlo al cento per cento, ma è grazie all’entusiasmo che ho ancora voglia di fare sacrifici". 

Ma è vero che ti sei allenato anche il giorno del tuo matrimonio?

"Ma no! O meglio, se l’ho fatto non è che non riesco a stare lontano dal calcio neanche un giorno. E’ che mi sono sposato a dicembre, durante la sosta natalizia, e mi ero portato dall’Italia un programma da seguire per non perdere la condizione". 

Hai una dieta specifica?

"Mangio sano, pochi fritti e pochissimi dolci. Solo la crostata all’albicocca, la cioccolata non mi piace. Vizietti? Non bevo  alcolici, al massimo un bicchiere di vino rosso ogni tanto, e faccio uno strappo alla regola solo per la Coca Cola".

Sei un modello di vita anche fuori dal campo: quali sono i tuoi valori?

"Niente di complicato, seguo l’esempio dei miei. La ricetta per aver una vita serena e tranquilla è dare senza aspettarsi nulla in cambio, essere spontanei e godere di ciò che si fa".

Ti alleni anche in vacanza o qualche volta ti riposi?

"Per anni le vacanze non le ho fatte tra Campionato e Nazionale. Adesso invece nei primi giorni mi alleno stando dietro ai miei bambini poi prima del rientro torno ad allenarmi". 

Ci sono tanti giovani di talento che si perdono per strada…

"I tempi sono cambiati, i ragazzi di oggi hanno tante possibilità e rischiano di perdersi facilmente in mezzo a tante alternative. Un consiglio? Prima diventate grandi uomini ed evitate le strade che non portano a nulla".

Fino a quando continuerai?

"Sarà il mio fisico a dirlo, le mie gambe, le mie motivazioni, se un giorno dovessero essere un po’ stanche per andare avanti. Fino a quel momento ci metterò impegno e determinazione perché giocare a calcio nella squadra che ami è il massimo".