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Ilsussidiario.net: “Moratti voleva Miha, Branca Gasp. Addio a giugno?”. Ma…

La redazione de ilsussidiario.net analizza la situazione in casa Inter dal punto di vista dirigenziale, dopo l’esonero di Gasperini e un mercato ancora da decifrare, con i nuovi innesti che, a parte Forlan, fanno fatica a ritagliarsi spazio:...

Daniele Mari

La redazione de ilsussidiario.net analizza la situazione in casa Inter dal punto di vista dirigenziale, dopo l'esonero di Gasperini e un mercato ancora da decifrare, con i nuovi innesti che, a parte Forlan, fanno fatica a ritagliarsi spazio:

"Ranieri dovrà cercare di ricostruire una squadra assemblata in maniera stramba e ridare vitalità e morale ai campioni che in queste settimane si sono smarriti. Nel frattempo bisognerà cercare di capire come evolverà la situazione a livello dirigenziale. In corso Vittorio Emanuele sono preannunciati grandi stravolgimenti in vista della prossima estate. Come ormai è noto il patron Massimo Moratti è rimasto completamente deluso dell’operato del proprio direttore tecnico Marco Branca. Il dirigente, fino alla scorsa estate, reduce da grandi operazioni, su tutte i vari arrivi di Julio Cesar, Cambiasso, Sneijder e Milito, ha dato vita ad un mercato confusionario optando per scelte più che discutibili. Suo, in parte, il merito di aver voluto puntare su Gian Piero Gasperini. Sembra infatti che l’Inter e Moratti fossero convinti di riportare ad Appiano Gentile Sinisa Mihajlovic, attuale allenatore della Fiorentina. Il tecnico Viola è uno di casa alla Pinetina, conosce l’ambiente, conosce già diversi calciatori, e si sarebbe inserito facilmente in uno spogliatoio difficile come appunto quello dei campioni del mondo uscenti. L’accordo c’era già ma Branca ha voluto stoppare tutto, volendo puntare (con figuraccia annessa) su Villas Boas. Per rimediare al doppio sbaglio il dt ha quindi convinto Moratti a puntare su Gasperini e sappiamo tutti come è andata a finire. Scelto l’ex allenatore rossoblu, gli uomini mercato (colpevole anche Ausilio), hanno costruito una squadra completamente inadatta al gioco del tecnico torinese. Passi la difesa a tre, ma il gioco sulle fasce, vero marchio di fabbrica del Gasp, era impraticabile con gli uomini in organico attualmente. L’Inter ha quindi tamponato la falla puntando su Zarate, un punto interrogativo e fino ad oggi deludente, e sul bomber di razza Forlan. E qui arriva la ciliegina sulla torta, l’impossibilità di schierare il nazionale celeste in Champions League, obbligando Gasperini e utilizzare Milito, non in forma in questo periodo, e Pazzini, quest’ultimo depotenziato senza gli innesti di Sneijder. Alla luce di ciò emerge una situazione preoccupante e non sembra difficile pensare ad un addio di Branca a giugno.Il dirigente potrebbe infatti riabbracciare a Manchester il suo amico Mancini mentre a Milano tornerebbe Oriali o magari Leonardo…".

Va detto, però, che i rapporti tra Mancini e Branca, all'Inter, non erano poi così idilliaci, e che il presidente Moratti ha molta stima del direttore dell'area tecnica, capace di allestire l'Inter del triplete anche andando contro la volontà di Josè Mourinho (che chiedeva Deco e Carvalho) e portando a casa due pilastri come Lucio e Sneijder.