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Inter, 4.000 tessere ritirate. Ma c’è una cosa che Iacchetti non ha detto…

Quando c’è da attaccare l‘Inter nessuno si tira indietro, ormai lo sappiamo, ma fa specie soprattutto quando sono gli stessi tifosi a non risparmiare critiche amare alla società. Perché qualche volta i rimproveri sono legittimi, ma...

Alessandro De Felice

Quando c'è da attaccare l'Inter nessuno si tira indietro, ormai lo sappiamo, ma fa specie soprattutto quando sono gli stessi tifosi a non risparmiare critiche amare alla società. Perché qualche volta i rimproveri sono legittimi, ma spesso - come nel caso che prenderemo in esame - le lamentele sembrano pretestuose e poco attinenti alla realtà.

Negli ultimi giorni, infatti, la società nerazzurra è finita nel mirino della tifoseria vip, in particolar modo di Enzo Iacchetti, per la decisione di ritirare le cosiddette "tessere vip".

Erick Thohir, infatti, ha ritirato quasi 4000 tessere, a vario titolo elargite dalla precedente gestione. Non si tratta solo di abbonamenti che i "Vip" ritiravano gratuitamente all'inizio di ogni stagione calcistica, ma anche delle cosiddette complementarietà, ovvero tessere messe in commercio ad una cifra simbolica, che poteva essere anche di un euro, e che spettavano ad alcune categorie di persone non specifiche.

Non è tutto, c'è da aggiungere qualche nozione ulteriore alla notizia fatta passare da Enzo Iacchetti pochi giorni fa: è vero che la società nerazzurra gli ha ritirato la tessera, ma non bisogna omettere la disponibilità che la stessa società ha mostrato nei suoi confronti e in quelli degli altri, che come lui, non sono più stati omaggiati del tagliando di valenza annuale.

L'Inter, infatti, si è resa disponibile ad invitare allo stadio tutte quelle persone che in precedenza potevano contare su titoli gratuiti, l'unica differenza è comportata dal fatto che la società nerazzurra ha chiesto a chi volesse presentarsi al Meazza un preavviso di richiesta del titolo omaggio.

Il perché è presto spiegato: spesso i "tifosi Vip" preferiscono occupare la seduta del caldo e accogliente divano di casa, lasciando vuoti posti che altri tifosi meno "Vip" comprerebbero volentieri, e siccome uno dei punti principali del progetto della nuova gestione prevede la massimizzazione dei ricavi, si è deciso di trovare una soluzione diversa anche a questo problema, con l'Inter che ha così la possibilità, in caso di assenza del "vip" in questione, di vendere il tagliando lasciato libero.

In parole povere, se Iacchetti desidera andare allo stadio può ancora farlo, dovrà soltanto dare il giusto preavviso.