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Inter, grazie a Conte si è impennato il Pil: i numeri segnano la distanza con Spalletti

L'approfondimento dei colleghi della Gazzetta dello Sport a proposito del rendimento della squadra nerazzurra

Daniele Vitiello

L'Inter ha chiuso il 2019 in vetta alla classifica e non è un caso. I 42 punti conquistati, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, sono frutto del duro lavoro di Antonio Conte: "C’è l’Inter che insieme con la Juve chiude il 2019 guardando tutti dall’alto e c’è l’Italia che chiude l’anno con una crescita del Pil pari a zero. Al di là dello scherzoso paragone tra i Conte più famosi del Paese, il premier Giuseppe e l’allenatore Antonio, quello che richiama l’interesse dei tifosi nerazzurri è soprattutto il Pil dell’Inter, che grazie all’arrivo del tecnico salentino si è impennato. Non ci sono solamente i 42 punti-record con i quali Conte ha eguagliato Roberto Mancini e José Mourinho dopo 17 giornate (nel 2006-07, 2007-08, 2008-09), perché i primi sei mesi della nuova era nerazzurra hanno portato l’Inter in testa a quasi tutte le classifiche di rendimento. Un anno fa Spalletti prima di Natale aveva numeri buoni ma era primo soltanto alla voce del possesso palla e dei gol di testa. Ora lo scenario è completamente cambiato. Le statistiche di Lega Serie A e Opta non mentono: l’Inter è una squadra che si difende bene, corre tanto, è precisa in attacco, divide oneri e onori nello spogliatoio. In soldoni, i nerazzurri comandano nelle voci difesa meno battuta, difesa con meno tiri subiti nello specchio, percentuale tiri fatti nello specchio, numero marcatori, numero assistmen, gol di testa, fuorigioco e chilometri percorsi". 

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