C'era un solo risultato a disposizione per conquistare la finale di Coppa Italia: vincere, segnando almeno due reti. L'Inter, nonostante si sia dimostrata superiore alla Juventus a livello di gioco e abbia costretto gli avversari nella loro metà campo per larghi tratti del doppio confronto, non è riuscita nell'impresa, e si ritrova già a febbraio con il solo campionato come obiettivo stagionale.
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Inter, quanto pesa la poca precisione sotto rete: ben 21 le conclusioni, solo 3 in porta
I nerazzurri dovevano vincere segnando almeno 2 gol per conquistare la finale di Coppa Italia: ancora una volta è mancata concretezza
Quanta fatica per segnare: una costante di questa stagione
Ancora una volta l'Inter si è ritrovata a fare i conti con la poca concretezza in zona gol: un problema già sottolineato nel corso della stagione, emerso in tutta la sua gravità soprattutto in occasione delle sfide decisive (impossibile non ripensare al doppio 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League). Per certi versi un vero e proprio paradosso, per una squadra che può ancora contare sul miglior attacco del campionato: dove sarebbe potuta arrivare se avesse concretizzato solamente una parte delle occasioni create e successivamente sciupate?
I numeri condannano la squadra
Contro la Juventus la scarsa precisione sotto rete e l'incapacità di trasformare in gol la mole di gioco espressa è costata l'eliminazione all'Inter. A tal proposito il club nerazzurro, sul proprio sito ufficiale, ha ricordato amaramente una statistica che dovrà far riflettere: "21 conclusioni ma solo 3 nello specchio della porta. La fotografia di Juventus-Inter è in questi due numeri, così diversi tra loro. Inusuali: non tanto nell'ammontare dei tiri, che come sempre sono sgorgati copiosi. Ma nella consistenza, nell'efficacia: una montagna di conclusioni e azioni pericolose che si sono spente quasi sempre sul più bello. Gianluigi Buffon non ha dovuto compiere interventi decisivi".
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