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Gds – Inter, ecco quali sono i punti deboli. C’è un’inimmaginabile dipendenza da un giocatore

La Gazzetta dello Sport analizza i punti deboli di Inter e Juventus

Gianni Pampinella

C'è grande entusiasmo intorno all'Inter dopo 5 vittorie consecutive in campionato, ma Antonio Conte continua a predicare calma. L'allenatore nerazzurro non vuole cali di tensione, il lavoro da fare è ancora tanto. "«C’è tanta strada da fare» è il mantra di Conte: l’ha ripetuto dopo ogni vittoria, in pubblico e in privato ai suoi giocatori. L’Inter ha ovviamente mostrato anche dei limiti, in questa prima fase di stagione", spiega la Gazzetta dello Sport. "Ad esempio un’inimmaginabile (fino a un mese fa) dipendenza da Sensi: senza di lui la pulizia di gioco non è la stessa, l’ingresso con la Lazio ne è la prova al contrario. Secondo step: l’Inter deve migliorare nella circolazione di palla, specie nelle uscite difensive con Godin e soprattutto Skriniar. Terzo punto: Lautaro-Lukaku non parlano ancora la stessa lingua in campo, i movimenti vanno sincronizzati".

I PUNTI DEBOLI DELLA JUVE - Il quotidiano poi sottolinea i punti deboli della Juve a 9 giorni dal derby d'Italia: "De Sciglio, Danilo, Douglas Costa, il Big Bang del ginocchio destro di Chiellini. Volendo, la polmonite di Sarri. La stagione ha già dato diverse brutte notizie e questo oggi è il limite principale della Juve: MS ha dovuto adattarsi spesso e contro la Spal anche Alex Sandro, in Brasile per un lutto, quasi certamente mancherà. La soluzione d’emergenza al momento è Matuidi schierato come terzino sinistro. Alla voce difficoltà, la fase difensiva. Lo ha detto anche Sarri: «In certi momenti siamo vulnerabili. Bisogna fare passi in avanti». Probabile succeda quando De Ligt familiarizzerà definitivamente con l’Italia".

(Gazzetta dello Sport)

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