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Inter, tutti i segreti della rinascita: cosa c’è dietro. “E la scommessa di Inzaghi…”

Inter Inzaghi

Tutti i segreti della rinascita dell’Inter dopo le due vittorie consecutive contro Juventus e Verona. Li svela oggi La Gazzetta

Alessandro Cosattini

Tutti i segreti della rinascita dell’Inter dopo le due vittorie consecutive contro Juventus e Verona. Li svela oggi La Gazzetta dello Sport, in un focus sulle tre squadre in corsa per lo scudetto e su come arrivano ai prossimi impegni di campionato e Coppa Italia (le due milanesi, il Napoli è stato infatti eliminato. Ecco quanto evidenziato dalla rosea: “Dopo i primi 5 minuti contro il Verona, era già evidente che l’Inter fosse ripartita. La palla aveva ripreso a correre, come l’acqua nelle tubature, quando si accendono i caloriferi. Sabato, una delle spie della ripartenza nerazzurra è stata proprio il croato che ha fatto circolare la palla a velocità superiore invece di tenerla, perché ha ritrovato compagni in movimento disposti a riceverla. Altra spia: più uomini accanto alla palla. Condizione necessaria per i triangoli e il palleggio corto. La sensazione è che la vittoria allo Stadium abbia sbloccato la testa e, di conseguenza, le gambe.

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Inzaghi ci ha messo del suo. Lo abbiamo detto spesso: dalle crisi, in genere, si esce con uomini e idee nuove. Ecco la felice scommessa su Dimarco. Ecco Calhanoglu più vicino all’area per migliorare la rifinitura; e Dzeko più vicino alla porta, grazie a Correa che gli gira attorno. Per l’Inter era fondamentale ritrovare il suo gioco, perché ha meno individualità tecniche capaci di risolvere con una giocata. Guardate la voce dei dribbling positivi nella tabella in pagina: l’Inter (26) è staccatissima da Napoli (47) e Milan (63). L’Inter arriva in porta grazie alle sue linee di gioco, sorrette da tanta fisicità. Determinante averle ritrovate. Tra le tre di testa è quella che ha segnato di più negli ultimi 5 turni (10 gol). Le due sole reti subite hanno permesso a Inzaghi di vantare ora anche la miglior difesa (24). In coda a una stagione sfiancante, poter spendere alternative del calibro di Gosens, Vidal e Sanchez, è un vantaggio non da poco. Dall’altra parte del Naviglio, dove regna l’emergenza offensiva più nera, vedere Lautaro, Sanchez e Caicedo seduti in panchina, crea un certo bruciore allo stomaco. Miglior attacco e miglior difesa, la rifioritura del gioco, l’esperienza di campioni in carica che nel finale pesa, un buon calendario e, soprattutto, la certezza esclusiva di arrivare al titolo vincendole tutte, fanno dell’Inter, tornata padrona del proprio destino, la favorita di diritto. Con quel che vale in un campionato che smentisce se stesso ad ogni giornata”, si legge sul quotidiano.

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