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Inter, obbligo scudetto? In viale della Liberazione usano un altro termine per definirlo

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Filtra grande prudenza dal club nerazzurro sull'obiettivo stagionale alla luce del summit di mercato di ieri

Daniele Vitiello

Qual è l'obiettivo stagionale dell'Inter? Se da un lato nello spogliatoio continua a circolare la parola scudetto, dall'altro, all'esterno, si cerca di mantenere sempre grande prudenza. Soprattutto alla luce di quanto emerso ieri dal summit di mercato, come spiega il Corriere dello Sport: "Al termine di una giornata comunque significativa, da viale Liberazione è trapelato che il mercato invernale potrebbe anche risolversi con un nulla di fatto in entrata. O che, almeno, è questa la prospettiva al 30 dicembre. Ciò non vuol dire però che, di qui al termine del campionato, non si faccia di tutto per ottenere il massimo risultato per l’Inter. Solo, come si può quantificare quel “massimo”? L’obbligo di scudetto è stato respinto, esattamente come aveva già fatto Conte nelle ultime settimane. Anzi, c’è chi tira fuori il termine “miracolo” parlando di tricolore, preferendo puntare ad un semplice piazzamento Champions".

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Una linea che sembrerebbe però far parte di una strategia chiara: "E' davvero questo il pensiero prevalente dentro l’Inter oppure è innanzitutto una scelta che ha appunto come finalità quella di abbassare la pressione? Il famoso obbligo di scudetto (al di là dell’effettivo pensiero di Conte) potrebbe essere gestito male da un gruppo per buona parte poco avvezzo a lottare per vincere. E poi vuoi mettere quanta soddisfazione (e meriti…) in più darebbe conquistare un titolo senza avere i favori del pronostico dalla propria parte? Anche dal punto di vista puramente mercantile, peraltro, il club nerazzurro si metterebbe nelle condizioni di non essere tirato per il collo dalle controparti".  

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