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TS – Inter, idea Kovacic nata da un pranzo tra Ausilio e l’agente: il Real apre, Suning…

Trattativa complicata ma che può riservare novità

Matteo Pifferi

"Mateo Kovacic il Mister X che ha l’Inter nel taschino, l’alternativa a Ramires nel caso in cui lo Jiangsu non volesse liberare il brasiliano, ma pure a Manuel Fernandes su cui la Lokomotiv Mosca è apparsa irremovibile". Apre così l'articolo di Tuttosport in merito alla ricerca di un nuovo centrocampista da parte dell'Inter, dopo aver chiuso l'affare Rafinha.

RETROSCENA - La trattativa per il croato pare parecchio complicata, però il Real Madrid sarebbe sempre più orientato all’idea di prestare Kovacic fino al termine della stagione e - se così fosse -, nonostante le numerose offerte recapitate alla Casa Blanca dalla Premier, l’Italia sarebbe considerata l’ipotesi migliore, in quanto il croato conosce benissimo il nostro campionato e (naturalmente) il mondo Inter. Il croato è in questi giorni al centro dei pensieri del club nerazzurro, anche perché la prossima settimana dovrà necessariamente essere quella del dentro o fuori per Ramires. Ausilio - per evidenti motivi - non ha giurisdizione su un affare che riguarda direttamente la proprietà, però può preparare delle alternative al brasiliano. E l’operazione Kovacic parte da molto lontano, ovvero da un pranzo tenuto un mese e mezzo fa tra Ausilio e Mamic, procuratore del croato, in cui il direttore sportivo nerazzurro ha preso possesso di tutte le coordinate dell’affare.

POCO SPAZIO AL REAL - Il Real - che quest’estate aveva rifiutato offerte milionarie per Kovacic - non può certo permettersi che un patrimonio per il club possa svalutarsi o - peggio ancora - che il croato rischi di perdersi il Mondiale alla luce di un ruolino stagionale desolante. A referto ci sono appena 14 partite, ultima quella di Coppa del Re con il Leganés, ma in Liga è stato una sola volta titolare. Briciole per un giocatore che all’Inter sarebbe fondamentale per raggiungere la Champions che verrà. Come accaduto per Rafinha - preso nonostante un riscatto extralarge - anche in questo caso Ausilio ne fa una questione tecnica: Suning vuole avere la certezza di conquistare un posto tra le prime quattro e per riuscirci è disposto ad accollarsi l’ingaggio di un giocatore pur con la certezza di perderlo a fine stagione. Parallelamente a Marbella il procuratore di Ramires sta lavorando ai fianchi Suning, nella speranza che l’ingaggio di M’Bia possa sbloccare l’affare. L’Inter però, come accaduto in passato (fanno giurisprudenza i no del Chelsea per Lampard, Deco e Carvalho negli anni di Mourinho), non si farà trovare impreparata.

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