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Inzaghi, serviva più coraggio. Tutto passa dalla Juve, anche il suo futuro all’Inter

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L’Inter era in vantaggio per il titolo, ma poi si è persa e alla ripresa sarà in casa della Juve

Andrea Della Sala

Non è il momento migliore per l’Inter che, dopo essere stata in netto vantaggio per il titolo, ora si trova a rincorrere. Alla ripresa, dopo la Nazionale, ci sarà la Juventus e la gara di Torino sarà un crocevia fondamentale.

“La corrente si è staccata il 5 febbraio, quel giorno l’Inter ha perso derby e certezze. L’involuzione non è irreversibile, ma Simone Inzaghi ancora non riesce a rialzare una squadra in affanno. L’Inter ha dilapidato un patrimonio, ha un ritardo di 14 punti sulla passata stagione, al netto del recupero con il Bologna. Inzaghi ha seguito il binario di Conte, si è incartato strada facendo. La lotta scudetto è ora difficile, non compromessa. L’Inter però non è più padrona del suo destino, deve sperare in una frenata di Milan e Napoli”, spiega il Corriere della Sera.

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“Quando Inzaghi è arrivato l’obiettivo non era lo scudetto, ma centrare gli ottavi di Champions (l’ha fatto e non era scontato), entrare nelle prime quattro e provare a vincere la Coppa Italia, traguardo possibile. Il tecnico è in linea con le richieste, ma pesa aver rimesso in discussione uno scudetto avuto in pugno fino al 75’ del derby. In un momento di difficoltà serve coraggio. Occorreva a Liverpool sull’1-0, andava speso Dzeko nel finale, e contro la Fiorentina, dove era meglio non richiamare in panchina Dzeko e Lautaro insieme. Un peccato è non aver trovato una variazione tattica per sostituire Brozovic”.

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“Qui c’è un concorso di colpa con società e proprietà, si torna all’estate. Incassati 185 milioni sarebbe stato giusto reinvestire su un attaccante di spessore, facendo uno sforzo da 80 milioni per Vlahovic o, quantomeno, bisognava assicurarsi un vice Dzeko più economico, c’erano Zapata e Belotti disponibili, e non puntare l’unica fiche da 30 milioni su Correa, buon giocatore ma meno funzionale. Non era urgente a gennaio Gosens, ottimo per il futuro, un di più oggi. Dopo la Juve il calendario può dare una mano a ripartire, ma con una sconfitta allo Stadium il divario rischia di essere incolmabile. In quel match passa la stagione dell’Inter. Inzaghi non deve sbagliarlo, si gioca tutto nel prossimo mese, anche la permanenza”, chiude il quotidiano.

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