Nella squadra di Amazon Prime ci saranno anche Diego Milito e Julio Cesar a seguire il debutto dell'Inter in Champions contro il Real Madrid. In una lunga intervista a Repubblica, l'ex portiere nerazzurro ricorda la Champions vinta 11 anni fa a Madrid: "È il sogno di ogni giocatore giocare in Champions League e vincerla. Dividerlo poi con quella squadra fantastica è stata una cosa veramente strepitosa. Ora questa nuova avventura mi dà modo di ritrovare Milito, Seedorf, ma anche di conoscere da vicino tanti altri che ho incontrato solo da avversario".
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J. Cesar: “L’Inter può competere con tutti. Mourinho, vi racconto due aneddoti. Handanovic…”
Intervistato da Repubblica, l'ex portiere nerazzurro ricorda la Champions vinta 11 anni fa e racconta due aneddoti con lo Special One protagonista
L’Inter, come le altre italiane, non parte certo da favorita.
«Ma può competere con tutti. Certo, c’è il Real, ma non deve avere paura di nessuno. È fortissima, ha preso giocatori di carattere. E io mi aspetto che l’Italia possa sempre arrivare con due o tre squadre in fondo, credo che possa portare almeno una squadra in finale o in semifinale».
Intanto in Italia è tornato Mourinho. Ce lo racconta?
«Mou è speciale, ha una personalità unica, e ha un grosso pregio: odia perdere. Da lui ho imparato tantissimo e sono cresciuto molto. A un certo punto iniziò a dirmi che non riusciva a vedermi in porta: era colpa dei colori della maglia che indossavo in quel periodo, sul grigio. Così mi ha fatto giocare con la maglia gialla in modo che mi vedesse sempre fra i pali, anche se non faceva parte dei tre colori che avevamo allora. La fece fare apposta».
Davvero Special…
«C’è anche un altro episodio. Il suo primo anno abbiamo vinto lo scudetto in ritiro, perché il Milan aveva pareggiato a Udine. Eravamo campioni d’Italia ma il mister non voleva andare in Piazza Duomo a festeggiare, perché c’era una cosa a cui teneva molto: battere il record delle vittorie in campionato il giorno dopo, quando dovevamo giocare col Siena. Io ci sono rimasto male, volevo festeggiare coi tifosi, allora l’ho seguito fino in stanza e gli ho detto: “Mister, se non vieni con noi, domani non vinciamo”. Si è alzato dal letto, anche perché è un po’ scaramantico, ed è venuto. E il giorno dopo abbiamo battuto il Siena».
Cosa pensa delle critiche ad Handanovic?
«Handanovic è tra i 5 più forti al mondo, è fantastico. In campionato può portare 10/15 punti, se non ha avuto ancora un riconoscimento importante è perché l’Inter non giocava in Champions da tanti anni».
(Repubblica)
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