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Joao Mario: “Dura non giocare tante partite, Spalletti “psicologo”. Meglio se CR7 fosse…”

Le parole del centrocampista portoghese a Dazn

Sabine Bertagna

Joao Mario è stato intervistato da Dazn e ha parlato del suo momento di rinascita nell'Inter: "

Ogni tanto in qualche partita dell'Inter pensavo di aver messo tutto in campo, anche se non era andata bene sull'aspetto tecnico. Poi però vedevo che la gente era un po' incazzata per il mio linguaggio del copro e il comportamento in campo. Ho dovuto rivedere le cose per migliorare bene. Un anno fa non mi sarei mai immaginato che le cose sarebbero cambiate. Quest'estate è stata un po' complicata, ho dovuto avere molta pazienza. In passato ero molto preoccupato per tutto ciò che non potevo controllare. Una cosa che ho imparato subito è che tu fai il lavoro al massimo e qualche scelta che non puoi controllare non ti deve preoccupare perché prima o poi arriva un'opportunità. E' stata dura non giocatore tante partite, ma ti fa crescere.

Contro la Lazio? Non mi aspettavo di giocare: era una partita molto difficile fuori casa, sapevo che dovevo dare tutto per avere continuità. Spalletti? E' un allenatore che cerca di aiutare tutti sull'aspetto psicologico. Magari la tecnica ce l'hai, ma se non stai bene non riesci a farla vedere. Tante volte la gente non lo capisce. Gesticolare? Una cosa tipica italiana. Spalletti è molto emotivo sulle partite, i suoi gesti? Per chiedere concentrazione.

I miei ruoli in carriera? Ho iniziato come difensore centrale, regista, mediano, mezz'ala e trequartista. In nazionale ho giocato da esterno. La cosa più importante è che ho capito cosa dovevo cambiare per il gioco e per l'atteggiamento. Il mediano deve attaccare bene e difendere bene. Mi alleno in questo modo per cercare di aiutare la squadra in fase difensiva.

Champions League? Sapevo che non potevo giocare per il FPF anche se fossi rimasto dopo il mercato. Abbiamo preso due squadre molto forti. Non siamo riusciti a passare il turno. Durante il Mondiale Cristiano parlava di andarsene da Madrid, si parlava già della Juventus. Ero più felice se fosse venuto a giocare qui, non si sa mai in futuro (ride ndr). Sta dimostrando tutta la sua qualità anche in Italia. Secondo me farà benissimo anche qua in Italia."

(Dazn)