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Kondogbia: “Qui ho più fiducia in me stesso, c’è un bel gruppo. La chiave di tutto è…”

Il centrocampista francese ha parlato in vista della sfida contro il Barcellona

Marco Macca

Nel weekend il suo Valencia affronterà l'esame più difficile di questo inizio di stagione, dopo un avvio di campionato nettamente al di sopra delle aspettative. Marcelino ha disegnato una squadra in grado di stare davanti alle due di Madrid e di sognare alle spalle di Messi e compagni. Domenica al Mestalla arriva il Barcellona di Valverde, la partita più attesa di questo fine settimana di Liga. In vista del match, Geoffrey Kondogbia ha parlato ai microfoni di El Desmarque:

"Sarà ovviamente una partita complicata contro la prima squadra del campionato, ma cercheremo di essere noi stessi, giochiamo in casa e proveremo a metterli nei guai, senza avere per questo più pressione del normale. Come si ferma Messi? Creare un sistema per fermarlo non farebbe altro che sbilanciarci e metterci in pericolo. Dobbiamo provare a vincere con le nostre qualità. Noi candidati per il titolo? E' ancora presto, non abbiamo ancora giocato metà della stagione, e poi ci sono anche Real e Atletico Madrid. Non sottovalutiamo nessuno".

PASSIONE - "Quando ero bambino guardavo tutte le squadre e avevo tante magliette, compresa quella del Valencia, anche se non posso dire che ero un fan. Avevo anche altre maglie, quella del Ché faceva parte della mia collezione. Ammiravo Pablo Aimar, Ruben Baraja, ma anche Ronaldo, Zinedine Zidane e Ronaldinho; giocatori che ti facevano sognare".

FIDUCIA - "La chiave di tutto penso sia la squadra, che mi aiuta a mantenere un buon rendimento in campo. Ma anche il lavoro e la fiducia. Oggi ho più fiducia in me stesso e c'è un bel gruppo. Tutti cerchiamo di darci una mano l'un l'altro e queste piccole cose hanno fatto sì che alla fine sia riuscito a segnare tre gol. Quanti ne farò alla fine? Non mi pongo un obiettivo preciso, la cosa più importante è il collettivo e vincere il maggior numero di partite possibili. Se poi arrivano altri gol bene, ma non è una priorità".

CARRIERA - "Difficile dirlo. In alcuni aspetti sì, in altri no. A livello di gioco, ci sono alcuni aspetti dove mi trovo nel miglior momento, in altri invece sto facendo meno bene che negli anni scorsi. Se guardiamo solo le statistiche senza fermarsi sul contenuto, però, direi di sì. Devo migliorare soprattutto nella lettura del gioco, ci sono momenti in cui la squadra deve riprendere fiato e altri in cui necessita di attaccare. Questo aspetto mi manca".

FRANCIA - "La concorrenza è importante. La Francia ha una Nazionale completa. C'è molta competizione, ma io sono francese e l'obiettivo è essere presente a questo torneo. Cercherò di essere il più regolare possibile, poi non sta a me decidere. Cosa direi a Didier Deschamps? Il messaggio lo devo mandare sul campo di gioco, non con le parole. Non ho nulla da dirgli, l'unico messaggio da mandargli è il mio rendimento sul campo".

(Fonte: valencia.eldesmarque.com)