Non si può certo parlare ancora di crisi ma la stagione di Mateo Kovacic, sino ad oggi, resta alquanto deludente.
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Kovacic ha i numeri giusti ma ci vuole tempo. A Pinzolo…
Non si può certo parlare ancora di crisi ma la stagione di Mateo Kovacic, sino ad oggi, resta alquanto deludente. La stagione per lui era partita alla grande, tanto che sin dal ritiro di Pinzolo il ragazzo viaggiava a mille pe rla felicità ma...
La stagione per lui era partita alla grande, tanto che sin dal ritiro di Pinzolo il ragazzo viaggiava a mille pe rla felicità ma anche lo stupore dello stesso Mazzarri. Poi alla vigilia della prima amichevole ecco l’infortunio che gli costa un mese di stop che lo farà ritornare in campo solo ad agosto nella partita di coppa Italia contro il Cittadella. Da quel momento è partita la rincorsa al recupero della forma migliore e un graduale reinserimento in squadra
Mazzarri lo ha impiegato a sprazzi: lo ha messo da interno mancino e titolare per la prima volta a Catania l’1 settembre. Poi tre subentri, la nazionale e di nuovo la titolarità contro il Cagliari, a Torino da trequartista ma per 7 minuti (vista l’espulsione di Handanovic) e quindi contro Verona e Atalanta. Media-voto in queste da titolare? Più verso il 5 che verso il 6. Morale: Mateo dovrà diventare decisivo. Spesso quando parte palla al piede ha un avvio fulminante e una conclusione di azione non determinante. Ad ora, poi, zero gol. A Bergamo, zero tiri in porta. Serve tempo. E’ un numero 10 ma di 19 anni: e Mazzarri ha sempre migliorato tutti.
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