La prima Inter di Ranieri, tre goal per tornare normali. Per 'la Repubblica' il segreto dell'Inter è il ritorno al passato: Normalità è l’Inter che vince a Bologna, non che crolla a Novara. Normalità è rivedere Cambiasso piantato davanti alla difesa, nel suo ruolo di sempre. E’ giocare un calcio semplice, lineare. E’ Pazzini titolare e Forlan alle sue spalle, a svariare come sa, a cercarsi gli spazi secondo istinto e non secondo schema. E’ la difesa a quattro, non tanto come concetto assoluto quanto perché bisogna proteggere a tutti i costi Lucio, l’anello debole del reparto. Normalità è Julio Cesar che para e devia e zompa da un palo all’altro. Normalità è anche umiltà, come quel Coutinho bello largo a destra «per non far spingere troppo Morleo», non Roberto Carlos ma Morleo, perché bisogna preparare le partite con attenzione e leggendo le qualità dell’avversario, chiunque esso sia. Normalità è anche ritrovare un po’ di buona sorte, perché la iella delle ultime settimane non era mica tanto normale, così ecco che la prima vittoria interista, all’esordio di Ranieri in panchina, matura proprio quando sembra che si stia mettendo malissimo: 1-1 col Bolognache spinge convinto, l’Inter che arretra e s’impaurisce, vacilla, pensi che l’ennesima sconfitta stia per maturare ma poi oplà, Cambiasso in verticale per Pazzini, assist di tacco per Milito che guadagna rigore ed espulsione di Morleo, poi realizza il rigoredel 2-1, prima del 3-1 finale di Lucio. Normalità andava cercando l’Inter, e Ranieri gliel’ha restituita. Non a caso è il normalizzatore, l’aggiustatore, l’uomo incaricato di riportare l’ordine e la semplicità.
primo piano
La Repubblica: ‘L’Inter torna alla normalità e si vince”
La prima Inter di Ranieri, tre goal per tornare normali. Per ‘la Repubblica’ il segreto dell’Inter è il ritorno al passato: Normalità è l’Inter che vince a Bologna, non che crolla a Novara. Normalità è rivedere Cambiasso...
La sua Inter, dopo due giorni di allenamenti e di chiacchierate ad Appiano, parte convinta, bella alta e visibilmente più solida che nel recente passato, più autorevole, o comunque meno depressa e impaurita. Peggio di Novara, in effetti, non si poteva proprio andare, però le risposte ci sono.
Dal passato ritornano anche gli infortuni:
Però gli infortuni hanno ripreso a incidere in modo preoccupante, sembra di essere ripiombati nell’incubo di Benitez un anno fa e l’ambiente comincia a tremare al solo ricordo. Ma è un fatto che oggi l’Inter parta per Mosca con un’autentica emergenza nel reparto di centrocampo: non ci saranno Sneijder (si teme uno stiramento), Thiago Motta e Stankovic (oltre a Maicon), mentre Muntari non è utilizzabile in Champions. Rimangono a disposizione, a parte il misterioso Alvarez,il nigeriano Obi, Cambiasso e Zanetti, che a Bologna (soprattutto Cambiasso) sono tornati a buoni livelli, mentre Ranieri elogia Zanetti «perché a 38 anni è andato a guadagnarsi la punizione del 3-1 nel finale di partita».
© RIPRODUZIONE RISERVATA