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La società si schiera dalla parte di de Boer. L’allenatore vuole giocarsi altre tre carte

L'olandese, come faceva all'Ajax del resto, punta molto sui giovani: Gnoukouri e Miangue hanno trovato spazio. E pure Ranocchia vuole rilanciarsi

Eva A. Provenzano

"Non ci sono figli e figliocci". La Gazzetta dello Sport parla del modo di allenare di Frank de Boer che si sta facendo conoscere nell'ambiente nerazzurro per essere uno che non ha nessuna preferenza nei confronti dei suoi giocatori. Perché vuole che tutti lo seguano allo stesso modo e se le cose non gli piacciono non perde tempo e le sottolinea, anche davanti ai riflettori, come nel caso di Brozovic e Kondogbia. E la società, anche da quando è stato attaccato dai media perché non era subito riuscito a farsi capire da squadra e tifosi, si è stretta attorno a lui con Zanetti, Gardini e Ausilio.

I GIOVANI - Mister de Boer - scrive la rosea "ora dovrà vedersela con Assane Gnoukouri. Lui sì ha capito che soprattutto in certe zone del campo bisogna giocare semplice. Con Senna Miangue, l’ivoriano è la dimostrazione che c’è spazio anche per i giovani. A patto che ascoltino e lavorino bene in settimana. Le chiavi della rinascita di Andrea Ranocchia, che il tecnico ora si coccola come manifesto di quello che vuole dal suo gruppo".

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)