Nonostante l'aumento del carburante con una nuova accisa per il terremoto dell'Abruzzo stabilita a 0,51 cent in più al litro, la crisi economica sembra non aver risparmiato neanche il settore della raffineria, che quest'anno ha registrato un -10% nelle vendite. Ad assicurarlo ai microfoni de La Stampa è stato Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, secondo cui in Italia il consumo di benzina è calato del 10%, quello del gasolio auto del 9% e anche quello dell’economico Gpl è andato giù. A conti fatti quasi 2 milioni di tonnellate di consumo in meno.
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La Stampa – Sale prezzo benzina ma non la Saras. Ecco perché…
Nonostante l’aumento del carburante con una nuova accisa per il terremoto dell’Abruzzo stabilita a 0,51 cent in più al litro, la crisi economica sembra non aver risparmiato neanche il settore della raffineria, che quest’anno...
C’è un motivo dunque per cui il raffinatore Massimo Moratti si trova con un budget molto ridotto a disposizione della campagna acquisti dell’Inter: "La sua Saras trova meno mercato in Italia e contemporaneamente esporta il 6 o 7% in meno negli Stati Uniti, perché nonostante la crescita del 2% del Pil in America c’è una modifica strutturale del parco auto, che con i limiti imposti dal presidente Obama è diventato molto più efficiente e consuma meno carburante".
Eppure, per restare agganciati al calcio, ci sono in giro sceicchi che fanno campagne acquisti sontuose...Spiega Tabarelli: "Nella fase a monte della filiera del petrolio, quella dell’estrazione, i guadagni sono astronomici. Questo spiega anche perché l’Eni abbia potuto lanciare le campagne dei supersconti nel weekend. Con 10 miliardi di euro di utili, fatti nell’estrazione all’estero, ha potuto finanziare questa vendita estiva sottocosto, che paga perdendo 200milioni di euro".
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