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Lautaro: “Mi trovo a mio agio a giocare con un altro attaccante. I gol? Conta la squadra”

Le parole dell'attaccante argentino

Marco Astori

Lunga intervista concessa dall'attaccante dell'Argentina e dell'Inter Lautaro Martinez ai microfoni di Olé. Il Toro ha parlato dopo il passaggio del turno conquistato dalla Seleccion in Copa America.

Come state?

Contenti. Siamo felici perché ci siamo qualificati, abbiamo giocato con grande intensità e abbiamo dominato la partita.

Sei rimasto sorpreso dall'errore del difensore del Qatar sul tuo gol?

Faceva parte della pressione che avevamo programmato. Fortunatamente ho avuto la palla e l'ho messa vicino al palo. Un difensore si è lanciato per bloccare il tiro, ma per fortuna è entrato.

Com'è essere il capocannoniere dell'era Scaloni?

Ciò che conta è la squadra. Certo, segnare è molto utile perché l'attaccante vive con quest'obiettivo e siamo riusciti a farlo in fretta. Anche se dopo il Kun ha segnato ancora chiudendo la partita.

E' stato un sollievo la vittoria e il passaggio ai quarti?

Non so se chiamarlo sollievo. Sapevamo che dovevamo vincere per continuare nel torneo e siamo usciti per giocare con una mentalità diversa perché non avevamo altra possibilità. Non abbiamo smesso di correre e questo si è visto in ogni momento.

Ti senti più a tuo agio con un altro attaccante e Messi?

Guarda, come ho detto dopo la partita con il Paraguay, se hai un altro attaccante hai più "compagnia", puoi attaccare con più persone l'area rivale e questo è importante. Ma chiaramente, sono decisioni del coach.

Anche se non è una rarità, questa disposizione richiede uno sforzo maggiore in modo che la squadra non diventi sbilanciata. Come lo si gestisce?

Bisogna fare uno sforzo, ma non solo io, ma Sergio, Leo o a chiunque tocchi è disposto a farlo. Ovviamente se perdi la prima linea di pressione perdi due giocatori in attacco e devi fare un grande sforzo per tornare il più velocemente possibile.

Ti senti a tuo agio in quel ruolo?

Sì. Non è la prima volta che gioco con Leo e Sergio, ci conosciamo meglio e sappiamo come dobbiamo giocare.

Hai già imparato a giocare con Messi?

Ti rende le cose facili per te e questo è qualcosa che devi sfruttare perché se vai nello spazio sai che la palla cadrà dove dovrebbe cadere. La verità è che lo sfruttiamo giorno per giorno, imparo molto da lui.

Già sentite una semifinale con il Brasile?

No, prima abbiamo una partita molto complicata.

Cos'hai imparato dalla sconfitta con il Venezuela nell'amichevole di Madrid?

Ho imparato tanto. Il Venezuela gioca molto bene e lo sta mostrando in questa Coppa. Dobbiamo contrastare le loro qualità, fare un ottimo lavoro e giocare a calcio.

Ora la situazione è cambiata?

E' una frase fatta ma ora inizia un altro tipo di competizione. Non è più necessario fare punti e tutto dipende dalla partita, da come giochi e da come entri in campo. Daremo tutto per andare in semifinale.

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