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Leo: “Voglio essere giudicato come allenatore dell’Inter”. Guarda il video!

Dalle stelle alle stalle. Da eroe entusiasmante a pasticcione della difesa. Da ‘è un bravo allenatore’ a ‘è solo un dirigente’. Leonardo è stato ‘massacrato’ dai giornali che gli hanno anche indicato un...

Eva A. Provenzano

Dalle stelle alle stalle. Da eroe entusiasmante a pasticcione della difesa. Da 'è un bravo allenatore' a 'è solo un dirigente'. Leonardo è stato 'massacrato' dai giornali che gli hanno anche indicato un futuro lontanto dai campi e dietro ad una scrivania. In conferenza stampa il brasiliano ha chiarito la sua posizione: vuole essere un tecnico e non gli interessa fare altro. Allenare è il suo sogno e lo ha realizzato di nuovo quando ha deciso di accettare la panchina dell'Inter. 

Non vuole giudicare se stesso (a parte quella ironica battuta 'se fossi un dirigente mi caccerei') ma di una cosa è certo, vuole essere preso in considerazione solo per quello che sta facendo in nerazzurro. "Levate la storia, quello che sono stato - spiega - io non voglio dare un giudizio su me, ma voglio essere giudicato in base al mio lavoro di allenatore. Sono stato chiamato il 24 dicembre per una situazione specifica ed è per quello che sto facendo all'Inter che voglio essere criticato". 

Zanetti ieri ha provato a caricare l'ambiente: "Quando ho sentito che i milanisti mi insultavano - ha detto il capitano - ho detto a mia moglie Paula che è bello essere interisti". Quando chiedono a Leo cosa ne pensa delle parole dell'argentino lui risponde: "Le critiche me le prendo, cerco di capirle, credo che siano cose che servono, anche se a tenerle tutte insieme è impossibile che abbiano un filo logico. Credo che nella critica ci sia un lato che ha a che fare con le emozioni e credo che ci sia qui come c'è da tutte le parti".

C'è chi giura che all'Inter non è proprio lo stesso.