Leonardo: “C’è tanto entusiasmo, ma ora serve continuità “. E su Eto’o, Chivu e Mou…

Conferenza stampa alla vigilia di Catania-Inter, gara valida per la diciannovesima giornata di campionato di Serie A, che si giocherà domani alle 15 allo stadio Massimino. Ecco le prime dichiarazioni del neo allenatore dell'Inter, Leonardo.

"C'è grande gioia, non possiamo nasconderla: la squadra contro il Napoli è stata straordinaria, per entusiasmo e capacità di soffrire, gestire, lottare, contro un gruppo in salute. Adesso arriviamo alla parte più difficile, continuare con grandi prestazioni, e contro il Catania vogliamo un'altra grande prestazione".

Si passa quindi a parlare delle condizioni di alcuni singoli giocatori, partendo da Cristian Chivu e Samuel Eto'o: "Come sta Chivu? Non è niente di grave, l'ho fatto entrare io anticipatamente negli spogliatoi perché era scivolato, ma niente di preoccupante. Il ritorno di Eto'o? Fortunatamente la squalifica è finita, mi aspetto che sia lui, quello di sempre, che sia Eto'o. E' una risorsa importantissima per questa squadra, da tanto tempo. Una risorsa che ora torna a disposizione, finalmente".

"Il miglior modo per allenare una squadra è farla giocare, partita dopo partita, con una gestione che deve essere precisa: solo giocare è il miglior modo per avere un'idea di gioco", risponde così l'allenatore a chi gli chiede con quale idea di gioco intende affrontare tutte le gare ravvicinate che attendono l'Inter.

"Il mio modo di vedere il calcio è molto allegro, non si può vivere il calcio con il 'peso', il 'peso' nel calcio non deve esistere: poi si vince, si perde, si cerca di migliorare, di crescere, di cambiare. Ma io non vivo 'pesi', vivo emozioni", commenta Leonardo quando gli viene chiesto se si è tolto un peso vincendo la gara contro il Napoli. "E ora - prosegue l'allenatore nerazzurro - pensiamo alla prossima tappa, quella di domani, da vincere".

Leonardo ritorna anche su un argomento già trattato nelle prime gare da allenatore dell'Inter: il suo rapporto con Mourinho. "Lo sento spesso, abbiamo un rapporto di amicizia e questo ci ha reso complici. Lui è l'allenatore del Real Madrid e con me è stato molto aperto: ci siamo confrontati su tante cose. Mi è stato molto vicino in questo esordio e c'è grande riconoscenza per il suo aiuto".