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Lucio: “Il contratto? Mi aspetto il rinnovo ma decide l’Inter. Facevo la punta poi…”

“Era difficile raggiungere anche in questa stagione tutti i successi dello scorso anno, considerando soprattutto i tanti infortuni, il cambio dell’allenatore e di conseguenza anche del sistema di gioco”. Riparte da qui Lucio nel...

Daniele Mari

"Era difficile raggiungere anche in questa stagione tutti i successi dello scorso anno, considerando soprattutto i tanti infortuni, il cambio dell'allenatore e di conseguenza anche del sistema di gioco". Riparte da qui Lucio nel lungo racconto affidato ai microfoni di Inter Channel in "Prima Serata" in onda tra due ore sul canale 232. "Neanche per noi giocatori - continua Lucio - è stato tutto semplice: abbiamo avuto bisogno del tempo per adattarci alle novità. Il gruppo ha fatto tutto quello che poteva nella consapevolezza di essere l'Inter, la squadra che tutte le altre vogliono battere e per questo si impegnano di più. Ora, però, tutti i nostri pensieri sono per la finale di coppa Italia".

Mettendo in mostra un italiano più fluente di quanto si poteva immaginare, il lungo racconto di Lucio continua attraverso le tantissime domande arrivate in redazione da parte dei tifosi nerazzurri. Una di queste, chiede al difensore di descrivere il suo rapporto con un brasiliano come lui, Leonardo: "Ci parliamo in portoghese, ma io non sono un tipo che parla troppo spesso con l'allenatore. Lo faccio solo quando è necessario perchè se si è dello stesso paese, se parliamo la stessa lingua e stiamo sempre insieme potrebbe sembrare come se io e lui avessimo un rapporto diverso rispetto a quello che Leonardo ha con gli altri miei compagni. Però, ho sempre massimo rispetto verso l'allenatore e quando è necessario ci parlo".

Si passa poi a parlare del futuro e della situazione di Lucio: "Spero di rimanere all'Inter, mi aspetto che il mio contratto sia rinnovato perchè la mia volontà è quella di rimanere qui. Sono stati due anni bellissimi, ma spetta alla società decidere".

Non sarà solo Lucio a decidere del suo futuro e questa non sarà la prima volta: "Quando ero piccolo volevo sempre giocare nel ruolo dell'attaccante, poi verso i 15 o 16 anni, ero più grande e alto rispetto ai miei compagni e così il mio allenatore in Brasile mi disse di giocare in difesa. Come mi trovo a centrocampo? In Inter-Catania è andata bene, ma avevo già giocato in quel ruolo due volte in Brasile. Mi piace perchè puoi uscire un po' di più con la palla, fare un assist o una giocata più bella rispetto al solito".