I grandi allenatori sono quelli che preparano bene le partite? Ebbene, se questo è il compito di un tecnico, Mancini è un top.Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti, il Mancio l'aveva studiata bene cercando di sfruttare a proprio favore le mosse offensive di Sarri. Con le mezzali azzurre impegnate nella costruzione dell’attacco, il Mancio ha preparato una partita fatta di lampi costruiti sugli esterni. Il tecnico dell’Inter ha infatti tenuto larghi Perisic e Ljajic e soprattutto Perisic e Brozovic (poi Biabiany) una volta rimasto in dieci uomini. In questo modo ha cercato di sfruttare l’uno contro uno nei confronti dei terzini avversari (21 i dribbling tentati dal duo croato più quelli di Ljajic), con Perisic che ha prodotto ben 5 cross. Peccato che l’obiettivo migliore, Icardi, abbia sbagliato gara: 45 minuti, appena 13 tocchi, 6 passaggi giusti e 5 sbagliati. La parte migliore della serata nerazzurra è però da leggere nella capacità di costringere il Napoli vicino alla sua area di rigore. Di solito la squadra di Sarri riesce a difendere molto lontana da Reina, con pressing e retroguardia alta. Attaccando con molto uomini e soprattutto manovrando con Ljajic - autentico regista offensivo nel secondo tempo (71 tocchi, terzo più coinvolto tra i suoi) - l’Inter è riuscita a tratti ad annullare il dispositivo alto del Napoli. E se costretto a rannicchiarsi a protezione dei sedici metri, senza poter sfruttare l’anticipo o lo scatto dei suoi difensori, anche il Napoli ha evidenziato qualche problemino di tenuta. Incassando il gol che ha concluso l’imbattibilità di Reina e rischiando tantissimo con i due pali finali.
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Mancini aveva preparato bene la gara. Nella testa del tecnico infatti…
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