Roberto Mancini, aiutato anche dalla società, è riuscito nell’intento di ricostruire una sorta di Inter 2, che rispecchia molto quella della sua prima esperienza sulla panchina nerazzurra.Sono tante le somiglianze con quella che lui ha condotto dal 2004 al 2008; Handanovic è ovviamente più alto e pesante di Julio Cesar, ma entrambi sanno infondere sicurezza figlia di una gavetta garantita, e qui il punto in comune c’è. Vieira e Felipe Melo si assomigliano non nell’altezza (vince il francese) ma nella personalità spiccata che sanno trasmettere alle squadre di ieri e di oggi. Crespo e Icardi raccontano della continuità argentina, Jovetic e Ibrahimovic (stazze e palmares diversi) hanno l’estro che accompagna giocate e visione della porta. Poi, perché no?, la stazza fisica di Perisic e Stankovic, due che nella metà campo avversaria sanno fare di tutto, quindi Telles e Maxwell perché lo stesso Mancio ha confidato che i due di punti d’incontro ne hanno. E così via, Cordoba-Medel o Miranda-Materazzi e Samuel-muro con Murillo, con l’azzardo Maicon-Santon.
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Mancini è riuscito nell’intento: ecco la sua Inter 2. Tante somiglianze con il 2004
Roberto Mancini, aiutato anche dalla società, è riuscito nell’intento di ricostruire una sorta di Inter 2, che rispecchia molto quella della sua prima esperienza sulla panchina nerazzurra. Sono tante le somiglianze con quella che lui ha...
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