E' insieme a lui che l'Inter è tornata a vincere dopo anni di sconfitte pesanti. Roberto Mancini è stato il tecnico del rilancio nerazzurro: con lui è cominciata un ciclo di vittorie che ha riportato la squadra nerazzurra nel calcio che conta, fino alla prima tripletta della storia del calcio italiano.
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Mancini: “Mai parlato di Sneijder, Tevez non si svende. Inter splendido ricordo”
E’ insieme a lui che l’Inter è tornata a vincere dopo anni di sconfitte pesanti. Roberto Mancini è stato il tecnico del rilancio nerazzurro: con lui è cominciata un ciclo di vittorie che ha riportato la squadra nerazzurra nel calcio...
MERCATO - Grazie ai soldini dello sceicco Mansour ha rilanciato pure le quotazioni del Manchester City che ha portato in Champions. Ad 'Extra', inserto settimanale della GdS, il Mancio ha parlato di mercato: "Arriverà Nasri, però De Rossi sarebbe perfetto per questa squadra. Con loro due saremmo davvero competitivi, ma temo che Daniele resterà alla Roma a vita, come ha fatto Totti".
SNEIJDER E TEVEZ -. "Quando Moratti è stato a Dublino - assicura l'allenatore italiano - abbiamo parlato di vicende private perché non ci vedevamo da tempo e abbiamo deciso di tenerci in contatto se dovesse nascere qualcosa, ma non abbiamo fatto mercato. Sneijder? Mai parlato di lui. E Tevez? Ha chiesto di andare via, ma non lo svenderemo. Dimenticatevi che andrà via in prestito".
RICORDI NERAZZURRI - Il Mancio non ha certo dimenticato l'Inter, ma non si è pentito di aver scelto l'Inghilterra: "Ho uno splendido ricordo degli anni da interista, ho allenato uno dei più grandi club al mondo e l'ho riportato al successo. Calciopoli? Una parentesi non bella in cui sono avvenuti episodi spiacevoli. Ma non voglio parlarne, ora sto bene a Manchester, dopo trenta anni di calcio italiano ci voleva questa esperienza inglese", spiega.
SUPERMARIO - E dall'Italia si è portato dietro Mario Balotelli. "Il miglior talento nostrano dell'ultima generazione, ha tutto per essere un fuoriclasse, ma deve capire che deve lavorare tanto, lui fatica a concentrarsi - confessa il tecnico - ha un cuore d'oro, gli voglio bene come ad un figlio, ma non gli farò sconti. E resterà al City".
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