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Mancini: “Roma la più forte, vincere per stare in alto. Si fischi meno. A Icardi…”

Alla vigilia del big match con la Roma, in programma sabato al Meazza alle ore 20.45, Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile.  FcInter1908.it vi riporta la diretta testuale della...

Simona Castellano

Alla vigilia del big match con la Roma, in programma sabato al Meazza alle ore 20.45, Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile. 

FcInter1908.it vi riporta la diretta testuale della conferenza: 

-E' il compleanno di Maradona...

Gli faccio gli auguri, spero stia bene. Ci sono tanti campioni di quegli anni lì. Lui è stato uno dei più grandi di quell'epoca lì. Ho ancora la sua maglietta dell'ultima partita a Genova. 

-Ti auguri che fischino meno?

I falli vengono fatti, a volte non vanno chiamati per migliorare la velocità del gioco, magari i giocatori potrebbero smettere di simulare quando prendono un calcetto. Volendo si potrebbe fischiare meno. Gli arbitri internazionali fischiano meno. E' una strada per migliorare la qualità e la velocità delle partite. 

-Biabiany titolare o può entrare a gara in corso?

L'unico problema che ha è che non ha i 90 minuti nelle gambe. Se inizia la partita non la finisce, non ce la fa. Ma se entra a gara in corso ha la possibilità di cambiare il match. Potrebbe anche giocare dall'inizio. 

-Indicazioni da Ljajic nell'ultima partita? Ha risposto bene?

E' andato bene, ha creato occasioni, è stato bravo nell'azione del gol, è stato altruista, non ha calciato, ha fatto segnare Mauro. Ha lavorato anche quando siamo rimasti in 10. Ha motivazioni, è un giocatore dell'Inter, le ha al di là della partita con la Roma. 

-Osservato speciale della Roma?

La Roma ha diversi giocatori bravi. Edin è uno dei migliori centravanti al mondo, anche se sta facendo pochi gol. Supererà i 15 gol, ha qualità incredibili. Dovremmo fare attenzione a lui. 

-Cosa pensa di Garcia?

Ha fatto benissimo. Non è un ambiente facile. ha costruito una squadra ed è sempre arrivato in alto facendo bene. E' bravo, esperto. E' adattissimo al calcio italiano e ad una piazza come Roma. 

-Ljajic-Jovetic insieme senza escludere chi ha giocato finora?

Possono giocare, sicuro. Hanno giocato insieme a Firenze tante volte, possono farlo. Erano infortunati, altrimenti avrebbero giocato insieme anche altre volte. Possono giocare. Ma in questo caso qualcuno dovrebbe essere escluso. 

-Santon e Juan giocheranno?

Vediamo. Domani decidiamo. Vediamo chi è più fresco, ci vuole gente fresca. 

-Inter-Roma può essere il passo per dar fastidio per la vittoria finale?

Quando Roma e Napoli non andavano forte come ora dicevo che comunque sarebbero tornate perché giocano da tanto tempo insieme. Battendo la Roma diventerebbe qualcosa di più, ma anche non vincendo ci sarà. 

-Come ti saresti sentito dopo le parole di Icardi, da compagno?

Non è vero che ha ricevuto quattro palloni. Con il Palermo ne ha ricevuti 4. Voleva dire che devono conoscersi meglio i giocatori. Gli attaccanti tendono a trovare delle scuse, lo facevo anche io, dando colpe ad altre situazioni che non esistono. Gli attaccanti non fanno gol perché non fanno movimenti giusti, non sono in forma, non aiutano la squadra, possono esserci tante motivazioni. 

-Come mai difficoltà a segnare?

E' strano, come quando un grande attaccante non fa gol per tanti mesi. Le occasioni le abbiamo avute, poi le abbiamo sbagliate. E' molto strano. Uno crede di giocare con tre attaccanti per fare più gol, poi giochi senza attaccanti e ne fai tre. La cosa strana del calcio. 

-Vincere 1-0 giocando male?

Se uno vince è contento e se vince è difficile che non meriti di vincere. Quasi tutte le vittorie le abbiamo meritate. Poi abbiamo difficoltà a fare più di un gol ed è una cosa stranissima. la difesa regge bene, stanno lavorando bene. 

-Partita giusta per tirar giù la maschera?

Sì, incontriamo la prima in classifica. Può essere il match che ci dà consapevolezza di poter rimanere nelle zone alte. Questo è il nostro obiettivo. Chiaramente la Roma è la squadra più in forma, poi andremo a Napoli. Nel giro di un mese avremo affrontato tutte le più forti. Se ci troviamo ancora lì, dopo la situazione sarà carina. 

-Pizzino da scrivere domani?

Non son mica quello là eh... (ride, ndr). Magari metterei un difensore negli ultimi tre minuti perché vinciamo 1-0. Ma solo negli ultimi tre. 

-Out Kondogbia per Brozovic?

Medel gioca. Senza Melo e con quattro centrocampisti, tre giocano e uno starà fuori. 

-Roma favorita nell'ambiente giallorosso...

Conosco abbastanza bene Roma, è normale questo in un momento positivo, ma le partite sono tutte da giocare. In una partita del genere non è questione di logica. 

-Paura della Roma?

No, paura no. E' una partita di calcio. C'è da essere felici di giocare una partita così bella. Quando giocano grandi campioni è bello. 

-Ti piace l'hashtag #sfidadapaura?

La gente verrà, mi piace. Se ci sarà gente come con la Juve sarà una cosa straordinaria, tanti tifosi ci danno una mano. 

-Fare male nel primo e bene nel secondo tempo...

E' capitato, non lo facciamo di proposito. Dobbiamo cercare di far bene per 90-95 minuti. Sicuramente se non subisci gol nel primo meglio far bene nella ripresa. 

-Si pensa anche allo scudetto? Cosa chiederai ai ragazzi?

Posso anche non chiedere niente, è automatica la concentrazione massima, cosa che non accade quando giochi una partita che credi di poter gestire e di poterla camabiare. Le partite sono strane, può succedere di tutto, come con la Fiorentina. 

-Come si affronta una partita come quella con la Roma? Gervinho vi ha puniti già...

Qua finì 2-1 l'anno scorso. Hanno Falque, Salah, Gervinho... Non dobbiamo concedere spazio e campo. E' una partita aperta, non pensiamo di partire svantaggiati. Loro hanno lo stesso pensiero credo. E' un'ottima squadra comunque. 

-Qualche dubbio o hai idee chiare?

Abbiamo abbastanza chiaro tutto. Tra Samir e Berni siamo indecisi (ride, ndr). Carrizo ieri era infortunato, non so se ha recuperato. 

-Dichiarazioni di Icardi nel post partita?

Non ho sentito cosa ha detto. Ero troppo stanco. Io ho detto che lui e Jovetic hanno giocato troppo poco insieme per poter essere consapevoli di ciò che possono fare, possono avere difficoltà. I giocatori spesso quando non arrivano palloni li vanno a cercare. E' questione di tempo. 

-Capire dove potete arrivare dopo questa sfida?

Ci darebbe consapevolezza che ancora non siamo al 100%, ma sarà una partita bella e difficile, siamo all'undicesima, non si può dire che una partita è decisiva. Sarà importante, ma in caso di vittoria darebbe grande forza. 

-Roma favorita per la vittoria finale?

Roma e Napoli sono le favorite, sono le più attrezzate. Anche il Napoli gioca da tanto tempo insieme, l'allenatore è esperto. Credo che la Juve possa rientrare, è molto forte, sta andando tutto male ora come a noi l'anno scorso. 

-E' ancora presto o pensi che la partita possa essere decisiva?

Decisiva non credo, ma sarà importante per entrambe perché siamo in alto in classifica, il campionato è lungo e sarà pieno di difficoltà. Un po' di autostima la abbiamo, ma dobbiamo migliorare molto rispetto alla Roma che si è rirpesa dopo un inizio difficoltoso, è molto forte, giocano insieme da diversi anni.