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Mancini si fida a metà : sì all’Inter ma con clausola paracadute

Licenziato da Moratti il 29-05-2008, riassunto da Erick Thohir il 14-11-2014 per riaprire un ciclo vincente. La clamorosa operazione è nata mercoledì e si è conclusa nella notte di giovedì, quando con la firma del tecnico jesino si è potuta...

Alessandro De Felice

Licenziato da Moratti il 29-05-2008, riassunto da Erick Thohir il 14-11-2014 per riaprire un ciclo vincente. La clamorosa operazione è nata mercoledì e si è conclusa nella notte di giovedì, quando con la firma del tecnico jesino si è potuta finalmente registrare la fumata bianca. È stato lo stesso Moratti a chiamare Roberto Mancini, i due avevano recuperato il rapporto di stima e amicizia già un anno dopo il 2008 e quando il suo ex presidente ha alzato il telefono, lui non ha posto alcun ostacolo, anzi, ci sono immediatamente stati numerosi colloqui in rapida successione. L'ex tecnico del City ha trovato immediatamente stimolante il nuovo progetto nerazzurro.

Mancini aveva avuto un'offerta clamorosa da Shanghai: 30 milioni di dollari per tre stagioni in Cina, ma il tecnico non se l'è sentita di uscire dal giro che conta. Per questo motivo ha deciso di accettare nuovamente l'Inter, dicendo sì a Fassone e Bolingbroke che hanno condotto la trattativa con Thohir in costante contatto telefonico, poi i due dirigenti si sono spostati a Roma per lavorare col legale di Mancini sulla stesura dei cavilli burocratici: 14 milioni di euro, questo il compenso che spetterà al tecnico, che all'interno del contratto ha voluto la stessa clausola che già il Galatasaray gli aveva concesso: Mancini potrà rescindere il vincolo tra il 30 giugno e il 15 luglio 2015 nel caso l'Inter non avesse la forza di costruire una rosa competitiva.

Pasquale Guarro