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Mancini: “Stasera in guerra li porterei tutti. Difesa? Squadra è come una casa. Medel…”

Col sesto 1-0 della stagione, l’Inter gioisce, tornando a guardare la classifica dalla vetta. Contro la Roma, i nerazzurri hanno certificato sul campo il loro DNA attuale, dando prova di grande sacrificio e di una forza, di gruppo, davvero...

Dario Di Noi

Col sesto 1-0 della stagione, l'Inter gioisce, tornando a guardare la classifica dalla vetta. Contro la Roma, i nerazzurri hanno certificato sul campo il loro DNA attuale, dando prova di grande sacrificio e di una forza, di gruppo, davvero speciale. Dura battere la Roma, ma agli uomini di Mancini è riuscito. Al termine della gara, lo stesso tecnico ha parlato a Sky Sport.

Ecco le sue dichiarazioni: "Commosso a fine gara? No no, avevo gli occhi così per un po' d'aria che c'era, non ero commosso. Dalla difesa di costruiscono i titoli? Sicuro, una squadra è come la casa, ci vogliono le fondamenta, Abbiamo fatto bene, oggi non è che poteva finire 3-0, un 1-0 contro la Roma ci può stare. Anno buono? No bisogna aspettare, dobbiamo lavorare e correre, i ragazzi sono stati fantastici, non era semplice. Felice anche per i tifosi che possono gioire. Icardi? Non ha detto niente dopo Bologna, è stata una decisione nostra per non dare punti di riferimento alla Roma, scelta tattica e stop. Volevamo uomini sugli esterni che potessero dare una mano. I contropiedi che abbiamo avuto dovevamo sfruttarli meglio. Sono capitati, non sono riusciti ma devono essre sfrutttati di più. Medel me lo porterei in guerra? Oggi c'è da portare tutti in guerra, lui è straordinario, è furbo, è intelligente e anche tecnico, quindi sì. Sottovalutato? Per me è forte, non so per gli altri (ride). Cambio di Jovetic? Avevo bisogno di un giocatore più fresco che potesse dare profondità e potesse lavorare tanto, Jovetic aveva lavorato molto per 65 minuti e mi serviva uno fresco come Rodrigo. Ljajic bravissimo, si è sacrificato molto, è stato bravissimo, davvero. Hall of fame da allenatore e Vialli da calciatore? Io avrei preferito entrarci come calciatore e Luca (Vialli) come conduttore (ride)"