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Zazzaroni: “Marotta sfinito dall’Inter. Idea Juventus: con lui Del Piero e Conte”

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Il direttore del Corriere dello Sport racconta le strategie dei bianconeri, che riguarderebbero anche l'attuale ad nerazzurro

Fabio Alampi

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, sulle colonne del suo giornale racconta le strategie future della Juventus, che potrebbero riguardare da vicino Beppe Marotta, attuale amministratore delegato dell'Inter: "Beppe Marotta, Alex Del Piero e un direttore dell'area tecnica scelto dall'attuale ad dell'Inter (un nome importante in testa ce l'avrei, prima di giocarmelo devo fare le opportune verifiche). E poi, più avanti - Allegri permettendo - Antonio Conte che, secondo gli intimi dell'allenatore del Tottenham, non vede l'ora di tornare a casa. Non sono idee sensazionali, non brillano certo per originalità, ma alla Juve che vuole e deve uscire anche sportivamente dalla tormenta è finito il tempo degli azzardi. La tanto celebrata discontinuità, parola presente nel comunicato della Exor diffuso subito dopo l'azzeramento novembrino del CdA, si articolerebbe quindi su un ritorno, logico - addirittura fisiologico - al passato vincente di Andrea Agnelli. Vietati i voli di fantasia, repulisti generale e avanti con concretezza e rapidità".

Zazzaroni: “Marotta sfinito dall’Inter. Idea Juventus: con lui Del Piero e Conte”- immagine 2

"Beppe Marotta, 66 anni a marzo '23, otto scudetti (sette più uno) nelle ultime dodici stagioni, è lusingato da tanta ritrovata e diffusa popolarità. All'Inter sta bene, dicono: ma chi lo frequenta lo descrive sfinito dalle troppe salite alle quali l'ha costretto la proprietà. Le difficoltà finanziarie del Gruppo Suning sono note a (quasi) tutti, in particolare a chi - come lo stesso Marotta e il ds Ausilio - da troppo tempo è condannato a fare le nozze coi fichi secchi per garantire la competitività della squadra. Al di là delle indubbie capacità professionali, Marotta, manager di notevoli conoscenze politiche e mediatiche, approfitta del vuoto creatosi nel settore dei dirigenti del calcio italiano. In altre parole, non ha concorrenti: si distingue solo il suo allievo Carnevali. È anche molto apprezzato dalla tifoseria juventina che considera la sua dismissione da parte di Agnelli (novembre 2018) l'origine di tutti i mali".

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