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GdS – Inter, no all’estetica: non bella ma massiccia. Eriksen architetto razionalista: Pirlo…

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L'analisi de' La Gazzetta dello Sport all'indomani del successo netto per 4-0 della formazione nerazzurra sul Benevento a San Siro

Alessandro De Felice

Nessun problema per l'Inter di Conte nella sfida casalinga contro il Benevento. Nonostante la pressione, dopo i successi nel pomeriggio di Milan e Juve, i nerazzurri - senza il loro tecnico in panchina per la squalifica rimediata per l'espulsione di Udine - superano senza problemi la squadra di Pippo Inzaghi.

Gol e non solo. La Gazzetta dello Sport sottolinea alcuni fattori positivi: "Una squadra massiccia, non bella: la matematica è il suo fine, non l’estetica. I quattro gol rifilati a Inzaghi consolidano il primato nerazzurro alla voce reti realizzate. L’Inter è la squadra che finora ha segnato più di tutti in Serie A, 49 gol in 20 partite, quasi due e mezzo di media a partita. Nei cinque campionati top d’Europa – Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia – soltanto il Bayern Monaco ha fatto meglio, con 57 reti. In Serie A l’Inter è l’unica ad avere due attaccanti in doppia cifra, Lautaro Martinez (10) e Lukaku (14). E con un anno di ritardo, sta venendo fuori Eriksen, in un altro ruolo rispetto all’atteso, ma che importa".

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Bella prova di Eriksen, schierato ancora da play: "I calci piazzati del danese sono un apriscatole. Lo si sapeva, ma in Italia questa specialità non l’avevamo ancora assaggiata. Conte ha dato fiducia ad Eriksen come regista basso, al posto di Brozovic, e ha ottenuto in cambio una prestazione intelligente, anche se serviranno test più probanti". Il quotidiano aggiunge: "La prestazione è stata più che positiva. Regia lucida, senza bizzarrie, geometrie verticali e ariosi cambi di gioco. Eriksen è un architetto razionalista. Non garantiamo che abbia un futuro alla Pirlo, nel senso del ruolo, però Conte fa bene a provare".

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Sfida a senso unico a San Siro: "Ad ogni modo il dare e avere degli errori di Pasqua e dei suoi collaboratori non ha alcun peso sulla valutazione del match, dominato dall’Inter in lungo e in largo. I “contiani” hanno segnato quattro gol, due se li sono visti annullare per fuorigioco, e non hanno concesso un tiro al Benevento. Nessuna conclusione in assoluto dei giallorossi, 0 tiri in porta e 0 tiri fuori, la prova di come l’Inter sia sempre stata in controllo".

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