Enrico Mentana, giornalista e noto tifoso nerazzurro - tra i primi a sposare la causa dell'azionariato popolare - è tornato a parlare del momento dell'Inter.
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Mentana: “Inter, non mi unisco a corteo funebre. Nel 2010 disperati per Ibra. Poi…”
Il giornalista è tornato sulle difficoltà societarie ma non si unisce al coro di "chi profetizza una stagione grama"
«Ho già detto come la penso sulla situazione dell'Inter, sull'azionariato popolare (di cui a settembre vedrete il progetto definito) e sulla debolezza societaria che ha portato all'addio di Conte e alla vendita di Hakimi e Lukaku», ha sottolineato. Ma questa volta aggiunge anche di non volersi unire alla disperazione di una parte dei tifosi su quanto sta accadendo dopo le cessioni dei due big.
«Non mi unisco certo al corteo funebre (spesso interessato) di chi profetizza una stagione grama, anzi. Ai corsi e ricorsi credo fino a un certo punto, ma ricordo bene l'estate di dodici anni fa, quando Zlatan Ibrahimovic chiese e ottenne di lasciare l'Inter per andare al Barcellona. Sembrava una tragedia, e invece grazie a quella cessione arrivarono un campione come Eto'o e una cinquantina di milioni, l'equivalente di quanto costarono ai nerazzurri tre acquisti "discreti": Milito, Thiago Motta e Sneijder. Neanche dico come fini quella stagione (per questa mi accontenterei di qualcosa in meno...)», ha spiegato.
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