Di derby ne ha visti e soprattutto ne ha deciso qualcuno. Non vederlo in campo sarà un sollievo per i tifosi rossoneri, ma nonostante i tanti chilometri di distanza, Diego Milito ha voluto far sentire il proprio supporto alla sua ex squadra. Il Principe parla dall'argentina e racconta quelli che erano i suoi derby, le sue emozioni e il modo in cui affrontava questo tipo di sfide. Queste le parole che l'ex 22 nerazzurro ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport
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Milito: “Una goduria quel 4-0. Palacio? Con Mancio il Paradiso. E Icardi…”
Di derby ne ha visti e soprattutto ne ha deciso qualcuno. Non vederlo in campo sarà un sollievo per i tifosi rossoneri, ma nonostante i tanti chilometri di distanza, Diego Milito ha voluto far sentire il proprio supporto alla sua ex squadra. Il...
"Nel derby del 2010 con Benitez in panchina non ho fatto schifo, ma siamo lì. E mi ero anche infortunato. Si diceva che marchiavo i derby, ma la verità è che i derby marchiavano me. Ogni volta che entravo allo stadio in occasione di quella partita sentivo qualcosa in più dentro la pancia. Prima delle stracittadine ci dicevano che esiste un campionato prima del derby e un campionato dopo il derby, e che sono gare che non si giocano, ma che si vincono. Quello che mi porto nel cuore è il 4-0 fuori casa, gol bellissimi, uno mio, due assist. Solitamente questo tipo di partite non riesci a godertele, sono gare dure e invece quella partita l’abbiamo stravinta e ce la siamo stragoduta. In campo ci sentivamo leggeri e forti. Anche questa Inter è forte, ma serve ancora tempo. Mancini ha il vantaggio di conoscere l’ambiente, sa cosa significa essere all’Inter e di essere l’Inter. Prima di Mourinho aveva preparato le basi per una squadra fortissima, può farlo nuovamente.
Io e Icardi? Siamo diversi in quasi tutto, lui dà il meglio dentro l’area, mentre io dopo un po’ mi stufavo di stare lì da solo. Ma trovo che Icardi sia impressionante per quello che fa nonostante sia così giovane e può ancora migliorare. Ancora adesso prima di un derby dormo in modo ansioso, questa è una cosa che mi da vita. Quando non sarà più così vorrà dire che si sarà spento qualcosa nella testa e che sarà ora di smettere. Ma adesso sono al Racing e ho giocato 14 partite su 17, segnando 5 gol. Niente male per un vecchietto come me.
Rimpianti per aver giocato troppo poco con Palacio? Nella vita succede quello che deve succedere, adesso conta che io sia felice e lo sono. Rodrigo è uno che si martella abbastanza per il gol sbagliato al Mondiale, ma il problema è che in quel mondiale gli hanno martellato e infiltrato molto anche la caviglia. Per fortuna il peggio è passato, sono sicuro che giocherà un gran derby e che il 4-3-1-2 sarà il suo paradiso, potrà svolgere quel lavoro sporco da seconda punta che gli piace tanto. Come lo vedo da finto trequartista? Lo ha già fatto allo Juventus Stadium quando abbiamo giocato insieme io, lui e Cassano. Vi dice niente?"
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